DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

martedì 14 dicembre 2010

FIDUCIA

Tre a zero secco per il Dittatore....

Non vi capacitate di come nei giorni prima si sentono roboanti dichiarazioni di astio sfiducia e quant'altro a carico del Cavaliere e poi nel giorno della resa dei conti .. i cani tornano al canile?

Non mi aspettavo niente di diverso.

La legislatura andrà alla fine e credo che dopo questa potremmo anche beccarcene un'altra. Salute permettendo. (non vuol essere un malaugurio)
La seconda repubblica non finirà mai perchè non è mai finita la prima.
La cosa che fa ridere e che l'italia non può liberarsi di berlusconi perchè signori .. nel bene e nel male l'italia assomiglia a berlusconi (lo scrivo minuscolo per pigrizia).
Arrogante, affarista, furba, intelligente, nel bene e nel male sorridente, meschina, pressapochista, divertente giullare, commerciante senza scrupoli, senza faccia, senza ideali e con tanta tanta tanta voglia di successo. La grande maggioranza degli italiani è così. Non mi sorprende che il risultato di un paese che non sa cosa vuole sia un governo che invece lo sa fin troppo bene. Quando il popolo non sa cosa vuole è il potere che glie lo suggerisce.
Devi volere me.
E per quanto riguarda le "democratiche" alternative a berlusconi. Taccio. Taccio per pudore taccio perchè in fondo non mi interessa. Taccio perchè comunque vada qualunque sia il colore del potere io sarò dall'altra parte. Io sono un disadattato. E per un disadattato come me la situazione odierna dell'italia non è preoccupante, non è seria non è pericolosa. E' soltanto ridicola.
Avanti dunque italiani. Votate con coscienza alla prossima tornata e vi accorgerete che non potrete fare a meno di scegliere ancora il potere piu sorridente. Quello che ti frusta ma fa sembrare le cose tutto sommato gradevoli.

Vivo oramai nell'utopistica "speranza" che il sistema collassi che la gente sia oppressa dalle sofferenza e che per la prima volta nella storia sia obbligata a pensare ad un sistema dove la scelta non sarà a quale potere affidarsi .. ma come vogliamo costruire il futuro. (speriamo di non fare il solito vecchio errore)

lunedì 22 novembre 2010

Racconti animati ... Anime raccontate.


Le Tusitala sono Tre lettrici, raccontatrici di storie per grandi e piccini, per piccini e grandi o più semplicemente per persone che sanno ascoltare divertirsi e sognare. Sabato 27 Novembre 2010 nella sede della Consulta Ovest di Brugherio in Piazza Togliatti potrete assistere ad uno spettacolo di letture animate con laboratorio artistico per bambini a partire dai 3 anni.
Un modo veramente divertente di passare il sabato pomeriggio.
Le ho viste piu di una volta.... NE VALE DAVVERO LA PENA!!!!

Per info e prenotazioni:
3284319818
3343185723
tusitala.lettrici@gmail.com

mercoledì 22 settembre 2010

Senza Titolo

Via, mi sono rotto. Cambiamo per l'ennesima volta questo blog. L'attualità non è attuale è sempre la stessa minestra, la satira non funziona nemmeno a tirarmi su il morale. Ma fortuna che c'è questo Blogg. Non ho lettori. Il fatto di non avere lettori è un gran vantaggio. Il vantaggio di chi puo scrivere quel cazzo che gli pare tanto nessuno farà niente.
Stamattina mi sveglio con questa angoscia e poca voglia di lavorare. Non sono uno che lavora poco o cerca di scansare la fatica. Ma l'idea oramai persistente che il risultato della mia fatica non sia utile a nessuno mi toglie la voglia. La domanda che mi si ficca in testa stamattina alle 07.14 ora locale è la seguente. Perchè sono stato condannato ad essere uno schiavo? Ok, schiavo è esagerato? Chi leggesse questa pagina potrebbe dire .. signor Dema, piano con le parole!!! E' vero lo schiavismo è stato abolito la democrazia ha preso piede in quasi tutto il mondo occidentale di cui faccio parte e la libertà ha trionfato al punto che al governo del mio paese c'è il popolo della libertà. Di che diavolo dovrei lamentarmi? E dopo questa considerazione mi si pianta in testa insistente come un ticchettio continuo la seconda domanda. Perchè devo essere governato? .... Una decina di secondi di silenzio è d'obbligo di fronte ad una domanda del genere. Credo che la maggior parte dei miei contemporanei non si sia mai posta nemmeno la domanda. E quando qualcuno la pone? Ecco, ponendo questa domanda si causa quel vuoto di pensiero che sta a metà tra .. dobbiamo essere governati perchè siamo pecore e non abbiamo la minima idea di come si faccia a convivere ... (cosa che disturba ed è difficile da ammettere per questo difficile da dire) ..e .. cazzo sai che non ci avevo mai pensato? A chi si pone questa seconda domanda mi piacerebbe parlare. Con lui mi piacerebbe passare una decina di minuti a discorrere di questo. Perchè chi si è rassegnato ad essere pecora bisognosa del pastore non ho niente da dire. Ma al secondo a colui che ha spento la ragione, che ha barattato la logica con un misero stipendio, a quello che ha abbracciato le regole di questo gioco del governato e del governante fingendo che sia democratico passatampo a quello che ha regalato la sua libertà al miglior offerente intederei parlare. Ma non in questa sede e ci vorrebbe davvero troppo tempo e poi francamente non so quanti starebbero all'ascolto.
Questo pensiero mi ricatapulta immediatamente al mio posto. Nella mia città, nel mio ufficio inchiodato alla mia scrivania davanti al mio solito telefono .. attendo il trillo .. lo guardo ... ha una forma strana. Sembra ostile e rassicurante allo stesso tempo. Ha l'aspetto della donna bellissima gentile e pericolosissima. Rassicura il sentirlo squillare, rassicura la tranquillità stantia ereditata da non so chi di sentirsi al sicuro perchè si conserva ancora un posto di lavoro. Rassicura ma non risponde alle mie domande. Fa solo altre domande. E' impassibile. Stessa forma stesso colore stessa voce. Tutti la stessa. Chiunque parli dall'altra parte ha la stessa voce. Esistono? Voglio dire le persone che mi parlano ogni giorno dall'altro capo di questo oggetto capolavoro di tecnologia esistono davvero? A volte penso siano semplicemente un diversivo creato soltanto per dare a me qualcosa da fare durante la giornata. Da chi? Questa è un altra domanda e siamo a tre. Per chi o cosa impiego le mie forze ogni giorno? Non lo conosco. Non ha un viso. E' un entità. Comincio a dubitare che esista anche lui. Ma esistere o no, la sua percezione esiste e serve a rassicurare. Tiene tranquilli tutti. Me, i miei colleghi e i miei contemporanei tutti. La presenza del grande capo è come dire ... sedativa. Serve sempre. Tre domande .. nemmeno una risposta. E poi c'è il senso di colpa. Un senso di colpa antico e violento. Quello del noioso e annoiato quasiborghese che mantiene un lavoro, ha una casa una vita normale, che si lamenta per le sue condizioni di vita. Si sente l'assurdita del ragionamento se solo sposto il mio sguardo al di fuori delle mie mura. Della mia città della mia nazione del mio amato e unico mondo occidentale. A che posto sto esattamente nell'umanità? Altra domanda.. dannazione .. a questa forse posso dare una risposta.. ci posso provare per lo meno. Credo alta. Medio alta. Diciamo che se l'umanità si misurasse con il centimetro, con un centimetro lungo un metro, questo tra parentesi farebbe del nostro centimetro uno strumento che a buon diritto potremmo chiamare METRO, starei ad una sessantina di centimetri centimetro più centimetro meno. Dunque ho il mio metro. Misuro l'umanità. Fingiamo come di appoggiarlo a terra e lasciarlo andare verso l'alto. In basso, vicino al pavimento, tra la polvere e gli insetti chi ci metto? Provo a metterci i poveri. I poveri quelli veri quelli che vediamo alla televisione nei documentari dei viaggiatori o dei turisti occasionali. Quelli che vivono in Africa. Chissà perchè i poveri stanno tutti sotto l'equatore per noi uomini medi. Ma un attimo. I poveri. Quelli che non hanno niente, non hanno un lavoro che non hanno un governo che non hanno uno stato un identità nazionale che non hanno nemmeno molto cibo, che non hanno il denaro la moneta, forse loro, voglio dire, probabilmente non sono davvero quelli che dovrebbero stare al pavimento. Insomma conservano paradossalmente un alto grado di libertà. Dalle istituzioni dalla dipendenza dallo stato dal senso di appartenenza alla razza. Ecco, probabilmente li cambierei di posizione con i prigionieri. I prigionieri. Concetto un po fumoso, ma esistono nel mondo, o per lo meno ne ho sentito parlare, prigionieri poveri. Gente che oltre a non avere niente non conserva nemmeno quel grado di libertà. Sono carcerati, ghettizzati, handicappati, discriminati, deportati, malati, diversi e poveri. Tutti ugualmente diversi poveri e dimenticati. Ecco loro sono a livello pavimento. Poi vengono i liberi ma poveri di cui sopra. Che hanno l'illusione di una libertà che infondo non è altro che la libertà di morire di fame. Sopra, diciamo ad una ventina di centimetri dal pavimento ci sono quelli che vivono di stenti. Che riescono a raccattare qualcosa da mangiare con espedienti o lavorucci. Insomma quelli che cercano disperatamente di inserirsi nella società nella quale vivo io ma che fanno sempre troppa fatica. Quelli che si vogliono affermare, che vogliono un posto in cui vivere. Che si affannano e consumano la loro esistenza nella speranza un giorno di entrare a far parte di questo sistema economico-sociale che è detto occidentale. Questi un po piu lontani dalla polvere ma non ancora troppo non hanno molta coscienza di chi sta sotto di loro. Diciamo che sono piu avvezzi a guardare verso l'alto. Sono molti che gli stanno sopra. e loro aspirano a salire lungo il mio metro appoggiato al pavimento. Diciamo che quella di risalire il metro è una tendenza più o meno diffusa. Guardando su le persone vedono chi sta proprio poco sopra di loro. I piu invidiosi riescono a vedere due o tre gradini sopra. Ma la tendenza è la stessa. Guardando sopra questi alti venti centimetri possono vedere i loro prossimi vicini. Sono persone già inserite nella società che spende compra, con un po di precarietà. Non sono sicurissimi della loro posizione. Traballano, ma sono come dire quasi arrivati alla sopravvivenza pertanto quasi felici. Orgogliosi forse. Sono quelli che hanno una voglia esagerata di rivalsa, ma contemporaneamente e forse anche in maggior misura hanno bisogno di preoccuparsi di mantenere la loro posizione per non scivolare un decimetro piu in basso. Loro sono ancora considerabili quasi poveri. Ma cominciano ad avere sempre meno libertà. Cominciano a sacrificare la loro libertà in nome di quello che li fa sopravvivere. Cominciano mano a mano ad assuefarsi al sistema che per essere posizionato bene nella società del metro debbano rinunciare a qualcosa. Non tutti lo fanno. Quelli che non ci riescono restano li, magari salgono col tempo un gradino, quando sono troppo stanchi e vecchi per poterselo godere altri scivolano nuovamente piu sotto senza accettare le regole del gioco. Altri ancora salgono, salgono il metro si arrampicano e si pongono come limite soltanto la possibilità. Posso arrivare fino in cima si dicono. Ne fanno la ragione di vita e cominciano a guardare solo piu verso l'alto. Questi, probabilmente, guardando verso l'alto vedono me. Ecco che mi trovo circa a quaranta centimetri da terra. Pensavo onestamente di stare più su. Ma in fondo non me la passo poi cosi male. In questa categoria siamo in tanti. Inseriti bene o male nella brodaglia di società che qualcuno ha costruito, forse piu per meriti di nascita che personali. Per eredità paterna diciamo. Qui consumiamo la nostra esistenza chi piu chi meno essendo dipendenti da tutto. Abbiamo i vizi di quelli che ci stanno sopra, i lussi diciamo e condividiamo la condizione un po precaria di quelli sotto di noi. Inoltre... siamo dipendenti e ossequiosi verso chi si trova sopra. Questa è un novità. Da questo punto del metro in po si manifesta questa strisciante accondiscendenza verso chi occupa una posizione piu alta di noi nel metro sociale. Questa credo sia la categoria con il piu nutrito gruppo di disadattati. Gente che non sa cosa vuole. Non sa se vuole fare un salto verso l'alto o uno verso il basso. Non sa se il suo posto naturale nella società sia quello che occupano o quello sotto. Inadatti al mondo e comunque sempre dipendenti dai potenti. Addormentati per quanto possibile moderatamente accontentati non hanno ragioni per battersi, non devono nemmeno sopravvivere. Si consumano come una candela in una stanza dove non c'è nessuno. INUTILMENTE. Io sono qui dentro. Io mi sto consumando lentamente ma nemmeno poi troppo. Guardo verso l'alto e non provo rivalsa, non provo invidia, non provo stimoli per raggiungere gradini sopra. Io non voglio progredire nel metro sociale. Io quando guardo sopra ODIO. Quando guardo sotto .. mi imbarazzo. Ma io.. sono un disadattato.

giovedì 22 luglio 2010

A proposito di problemi che non esistono.

Ci sono .. non sono morto... mi sto alienando dalla società ma conservo ancora una piccola capacità di incazzarmi.
Leggo su La Stampa questa notizia

La paura dei Cattolici di scomparire dalla politica....
Non ci credo. Lo rileggo.
Davvero esiste questa paura.
Mi viene da ridere.
Questo schifo di paese è permeato da ogni parte da ipocrita buonismo e strumentalizzazioni del divino per avallare bassissimi progetti umani. La cosa che mi provoca un attimino di fastidio è la seguente. I cattolici in parlamento (destra e sinistra) rappresentano una maggioranza. Praticamente un partito sopra i partiti. Questo fa si che le questioni morali abbiano un unica soluzione. Non voglio fare il Mangiapreti, lungi da me schierarmi contro per partito preso. Ma francamente la faccia di culo di dire, non interferiamo nella politica, e poi avere un cosi grande progetto di "Larga intesa" mi fa sorridere. Che non siano Preti quelli in parlamento non cambia niente. Non mi interessa. Per quello che da LAICO considero come individuo, uno con una gonna o no resta un individuo. Pertanto pericoloso alla stessa maniera nella lucida valutazione di un progresso. Progresso che è sempre lontano anni luce dalle mentalità conservatrici di tutti gli istituti di "fede".
Il fatto che la chiesa eserciti una pressione INCREDIBILE in tutte le questioni di Governo oramai mi sembra un fatto. Qualunque cattolico che me lo possa contestare non suscita in me nemmeno la forza di una risposta. Che palle. Mi avete francamente stancato.
Ipotizziamo io sia ateo. Ateo che non crede in Dio. Ateo che non crede nella sacra famiglia e nella chiesa, nell'istituzione della fede, ateo che creda che la vita e mia e non di un fantomatico "Signore". Ipotizziamo che io sia il peggior soggetto dal punto di vista CATTOLICO, ma un soggetto normalissimo dal punto di vista Sociale. Faccio un esempio. Non credo in Dio. Non credo nel matrimonio cattolico, non credo ai sacramenti, e credo fermamente di poter disporre della mia vita e della mia esistenza privatamente senza che nessuno ci metta il becco (signori con gonna e cappellino compresi).
Contemporaneamente non sono mai stato in galera, non ho rubato, non ho ucciso, partecipo alla vita sociale del mio paese, credo nella libertà e pensate non ho nemmeno mai Toccato un minorenne nei suoi posti speciali. Ora. Perchè non vi levate dalle palle e mi lasciate il mio SACRO (Forse davvero l'unica cosa sacra che esiste) diritto di vivere come diavolo mi pare?
Ok mi calmo.
Si mi calmo perchè i toni sono importanti ma è frustrante davvero vedere divorziati parlare di matrimoni, pedofili parlare di giovani. Insomma ipocrisia.
Ora sono uomini e gli uomini sbagliano. Io sono un uomo. Sbaglio. E consiglio vivamente a chi mi avesse preso come guida spirituale o un esempio sociale di smettere di farlo subito!!!! Questa è la mia opinione, la mia diversità, la mia libertà di espressione. Non voglio adepti del cazzo non voglio fare proseliti. Questa è la differenza. IO PARLO PER BOCCA DI SIMONE DEMARIA un qualsiasi nessuno che vuole essere lasciato in pace e vuole le condizioni più normali e più libere di esistenza. Chi parla per altri. NON MI CONVINCE. MAI. Foss'egli un politico un prete o un alieno.
Quanto, a questo popolo di mangiapizza, dovrà servire prima di rendersi conto che trovare sempre un nuovo padrone non fa di noi una democrazia compiuta?
Quanto tempo servirà ancora, a me come individuo, per stancarmi di sta gente e professarmi ateo e predicare l'ateismo?
Se Dio ha scelto questi figuri perchè parlino per lui, ha preso il piu grande abbaglio dalla notte dei tempi (forse secondo solo alla creazione delle zanzare). Cioè proprio una cappella micidiale Signore.
E se mi posso permettere sua Altezza.
Questi comandano non obbediscono, questi sono violenti non consolano, questi delinquono non vivono di virtù, questi parlano non fanno. E non mi parlate dei missionari perchè non è che un argomento è buono per sempre (altrimenti perchè non parlare di tutte le cose buone che ha fatto Hitler). Signore in definitiva. Mi sta davvero passando la voglia. Preferisco credere che Lei non esista. Perchè non può .... dico non può .. un essere Perfettissimo Salvatore Signore. .. scegliere dei simili farabutti come schiera di suoi profeti elettissimi.
Dopo questo post, brucerò all'inferno.
Speriamo di essere solo in buona compagnia.


martedì 8 giugno 2010

Mi permetto

Non voglio publicizzarmi. .. ma si voglio farlo ... in fondo questo è il mio blog. Solo mio pertanto faccio quel cazzo che mi pare.

Voglio ringraziare e ringraziare ancora tutti i presenti in quella fantastica serata dove per soli 10 minuti. Solo 10 mi hanno dato l'illusione di essere vivo e utile. Grazie mille perchè è stato davvero divertente, forte, emozionante, commovente, sorprendente e soprattutto gratuito.

Soprattutto luigi che ha girato un video .. come dire ... fermissimo

Vi allego il video.

Grazie Mille ancora

martedì 1 giugno 2010

Sta succedendo veramente?

Se un giornalista dice che sparare è giusto guadagna soldi. Il suo editore (il presidente del consiglio) è contento e dopo essersi fatto succhiare per l'ennesima volta le gonadi probabilmente darà al bravo direttore un contentino di sorta. Ma costui si professa "libero". Per cui perchè io come "libero" e comune cittadino se dico che sarebbe giusto sparare ad un dittatore o ad un presidente che nasconde i suoi loschi affari infischiandosene del popolo (che ha come unico scopo l'assunzione di potere, quel maledetto potere che esercitato sulle persone giuste porta molto fieno in cascina anche a dispetto delle più semplici regole di convivenza umana) corro il rischio di venir arrestato, rinchiuso e accusato di terrorismo?

Vittorio Feltri il giornalista capo de "Il giornale" scrive testuale .. "Israele ha fatto bene a sparare, sono morti dieci amici dei terroristi".

Ora io sono un POLLO ITALIANO, ma non ho sentimenti anti-israeliani. Non me ne frega un cazzo del nome di cui si fregia un personaggio per rivendicare la sua appartenenza ad un lurido stato che nella migliore delle ipotesi lo governa sottraendogli diritti. Inoltre credo davvero che potrebbero chiamarmi con gli insulti più infami per distinguermi dal buon vecchio e caro Feltri e ne sarei immensamente onorato. Sarei onorato di essere cosi schifosamente diverso dalla brava gente che il giornale lo compra. Sono contento di sentirmi definire codardo, antidemocratico, antiliberale, antiamericano, antisraleliano, rincoglionito, fannullone, buono a nulla, ricchione, negro (per altro noto con piacere che nessuno di questi posso considerarlo come un insulto) solo per sentirmi tacciare come diverso rispetto alla brava gente. Feltri per la verità non è che una punta, non è che un brufolo su un culo che nasconde abilmente un cancro infame che esercitando o assoggettandosi al potere di questa "brava gente" demolisce la libertà.

Ora, l'editoriale illuminato di cui parlo sta a questo indirizzo.

L'ho trovato su google.
Ovviamente mi si potrebbe chiedere: visto e considerato che lo critichi lo hai letto?
La risposta è: ci ho provato. Ma il conato di vomito che mi è preso mi ha impedito di continuare la lettura. Ho inoltre numerosi pregiudizi verso l'elemento che l'ha scritto e questo sicuramente ha fatto la sua parte. Io non ho l'obbligo dell'attendibilità delle fonti o di leggere le opinioni opposte. Io non sono un giornalista. Io sono un cialtrone che ha un blog. Io sono un povero coglione che è stanco di tutta la brava gente che lo circonda. Sono stanco di sentire parole come "sovranità di israele o di qualsiasialtrocazzodistato". Odio i sovrani. Odio i potenti. Odio la brava gente per bene. Ora, facciamo cosi. Chiariamoci. E' giusto sparare?
Se è cosi non si lamenti la "brava gente" dei climi di odio che si vengono a creare. Le regole del gioco le stanno facendo loro. Io non credo sparerei a nessuno, nel senso che mi mancherebbe il coraggio. Credo di essere talmente codardo che non solo non mi arruolo per opprimere un'altro popolo portandogli la mia pace, ma mi farei addirittura impallinare come uno stronzo da un qualsiasi oppressore perchè ho troppa paura, per imbracciare un arma. Detto questo. Mai dire mai. E la storia insegna che alzando il clima di violenza la violenza è assicurata. Vedremo quando spareranno alla brava gente se questa si sentirà di dare un giudizio in merito all'argomento.
Come mi piacerebbe lasciare questa società oggi.

Dio che schifo mi fate.

giovedì 27 maggio 2010

Spiritosi


Silvio Berlusconi (il vostro presidente del consiglio) dichiara:

Dobbiamo
fare enormi sacrifici!! (Noi e chi??)

Siamo tutti sulla stessa barca! (AHAHAHHHAHAHAHHAHAHAHA)

La manovra correttiva (chissà poi cosa cazzo dovrò correggere io che guadagno appena i soldi che mi servono per vivere) Non toccherà pensioni e non farà aumentare le tasse (AHAHAHA Cazzo lo sapevo che era il figlio di Dio!!! Il prossimo sarà ... Giulio, alzati e cammina!!!!)

C'è lo io un idea ... sacrifici ok ... MA UMANI...





mercoledì 26 maggio 2010

SATIRA "PREVENTIVA"


Senza Parole

lunedì 24 maggio 2010

Campioni d'europa.

Premessa .. non sono interista.
Mi sono divertito molto ad assistere alla conquista della Champion's League da parte della formazione nerazzurra. Il fatto che fossero a digiuno di vittorie da qualche anno ha amplificato la sensazione di trionfo. Per altro da incompetente del calcio, posso solo dire che quel Milito è davvero divertente, e che vedere l'inter di questo periodo giocare al calcio mi diverte. Bellissime anche le coreografie della tifoseria allo stadio. Ma non sarei un rompicoglioni se vi spiegassi semplicemente che mi sono divertito. Ad un certo punto della serata un collegamento con piazza del duomo a Milano. Non si vede la piazza. Gremita? Di più... invasa. In quel momento non ci stavo nemmeno pensando ma una domanda del signor Giancarlo, interista nel cuore da più di mezzo secolo, che guardava la partita con me, o meglio che mi ha ospitato a casa sua per vedere la partita, mi lascia pensoso. "Si è mai vista una folla del genere ad una manifestazione per il lavoro?". Nell'attesa di vedere 50mila persone interessate al mondo e alla loro condizione di cittadini dello stesso ... complimenti inter ..bella partita bel torneo .. e bella vittoria.

lunedì 10 maggio 2010

... una bella poesia



Icaro


Io non accuso il soffio di burrasca
che ha riappiccato la fiamma del mio petto
preso d’assedio e poi tenuto stretto
e poi la resa più dolce che conosca

Io non rimpiango il volo della mosca
che contro il vetro spinge le ali al sole
che, come Icaro, brucia perché vuole
toccar lampade accese, portare il fuoco in tasca

Esco tra voi la luce nelle mani
sorrido, parlo e dico cose futili
innalzo persino argini inutili
contro il pensiero che inonda ogni domani
ogni ora futura:
io amo ed ho paura

Perché amore nella tua bocca amara
mi tieni l’anima stretta fra i denti
e sono cinque, son dieci e sono venti
sono cent’anni che sbaglia e non impara:
quanta fatica avara.
Perché amore nella tua bocca amara
mi tieni l’anima stretta fra i denti
e sono cinque, son dieci e sono venti
sono cent’anni che sbaglia e non impara:
quanta paura

Esco tra voi col viso d’ogni giorno
ma mi nascondo dentro un turbine radioso
mi chiudo in petto un male insidioso
che non ha cura:
io amo ed ho paura

E non rimpiango la vita d’ogni giorno
cui indifferentemente passo affianco
e incomprensibilmente non mi stanco
di questa mia tortura:
io amo ed ho paura

E non accuso la bellezza straordinaria
che mi sprofonda scafandro in fondo al mare
solo vorrei prima che manchi l’aria
capire se tu mi potrai amare
prima di soffocare
se tu mi puoi amare

Perché è amaro nella tua bocca amore
sentirsi l’anima stretta fra i denti
scavate gallerie, gettate ponti
sono cent’anni che vivo di paure

Questo dolore che ansima e travolge
danzalo amore, non farlo più tornare
travolgi ogni paura d’amare
e dammi un bacio con la tua bocca dolce

...e dammi un bacio con la tua bocca dolce


Conati #4

Un momento di bellezza


Non passa un momento di bellezza
so, non scivola nel tempo del vissuto
resta appeso senza orario nella grazia
nell'attesa d'altro attimo accresciuto.

l'uomo stupido non riesce a ricordare
quando il cuore gli si sgonfia dell'amare
di quell'attimo un momento pieno e forte
vita vera rapinata alla sua morte.


lunedì 3 maggio 2010

Che noia....

.. non so...

Sono giorni che leggo le testate online ... sono giorni che taccio .... non so come ma l'interesse verso quello che succede scende.. scende .. scende.

E' colpa mia ... non so se esista o meno una ragione a questo. So che le vicende d'italia sono sempre le stesse. So che continua la mia lenta e inesorabile alienazione da questo mondo...


In ogni caso perchè nessuno possa dire che questa mia ultima possa essere una missiva pre suicidio dirò qualcosa che accade nel mondo.

Un'altra volta un sistema economico mette in ginocchio una nazione e la condanna a debiti a vita con i suoi vicini che guarda caso sgomitano per inviare soldi. Di contro altre nazioni si preparano al collasso. E a forza di aiutarci a vicenda finiremo probabilmente tutti in questo baratro oscuro. Ho visto persone in piazza dar fuoco ai cassonetti come alle loro ultime risorse per dire "non vogliamo essere schiacciati" e telegiornali annoverarli tra gli anarchici disturbatori.
A parte il fatto che comincia a darmi parecchio fastidio sentir parlare di anarchici ogni qual volta succede un casino resta il fatto che la Grecia tutta protesta e in tv ci vanno soltanto coloro che si possono accusare di essere faziosi o comunque non inseriti nel sistema capitalistico vigente. L'informazione televisiva fa ridere. Il capitalismo sta piano piano consumando le vite di milioni di persone che vivono in quello che si chiama occidente sviluppato. Non so quanto possa durare. Spero ancora poco. Prima o dopo la gente non crederà più a questa società e alla sua informazione.
Forse la mia è solo la speranza di vedere altra gente come me per non sentirmi alienato e sbagliato allo stesso tempo.

Chissà ... magari qualcosa prima o poi succederà...

mercoledì 7 aprile 2010

Insisto ...

Credo che ora come per il "periodo di stupri di immigrati" i giornali abbiano trovato qualcosa che fa colare parecchio brodo. Pertanto, per giustezza intellettuale, prendo la notizia cosi come viene. Stamattina sul quotidiano torinese La Stampa leggo il seguente articolo.

"Mamma, mamma! Che differenza c'è tra lo zio e un vescovo?"
"Tesoro, lo zio faceva sesso coi bambini e gli è costato 20 anni di carcere, ad un vescovo costa solo 50mila euro!"

Che amarezza però

martedì 30 marzo 2010

Divulgo

Il messaggero a proposito della vicenda vaticana scrive questo.

Non lo metto sulla mia pagina perchè sembrerebbe una mia personalissima crociata contro il papa (anche se non mi dispiacerebbe portare avanti una crociata contro il vaticano .. non andremmo nemmeno in pari quindi sarebbe dovuta) e probabilmente potrei sembrare un impostore. Pertanto per diritto di cronaca metto il link al presunto processo scampato per intralcio alla giustizia statunintense per intralcio alla giustizia per pedofilia. Non vado oltre .... Leggete cosa scrive il messaggero....

Grazie ad una anonimo amico per la segnalazione che mi era sfuggita.
Tre volte bocciato alla Maturità ... padroneggia poco l'italiano ... faccia da scemo e pochissime altre qualità ... praticamente un coglione.
ELETTO CONSIGLIERE COMUNALE.


CI SONO COSE CHE NON SI POSSONO COMPRARE PER TUTTO IL RESTO C'E' PAPI!!!




Dare la colpa ai morti fa sempre gioco.

Leggo su repubblica.it qualcosa di divertente in merito allo scandalo dei preti che molestano bambini. Il Pontefice ora tira fuori una versione che verosimilmente è questa:
"Volevo fermare e punire il vescovo pedofilo Hans Hermann Groer ma fui bloccato da un'ala favorevole all'insabbiamento che aveva preso il sopravvento durante il pontificato di Giovanni Paolo II".

BENEDETTO PAPA.. e ti aspetti che ce la beviamo?
A parte il fatto che una volta scoperta la merda nessuno dovrebbe piu credere ad una sola parola di quello che dici ma al di là di questo, la tua frase suona come "Io non centro niente... è colpa di un'ala insabbiatrice (niente nomi e cognomi) che ha preso in giro il povero vecchio papa mio predecessore (cosa per altro di cattivo gusto).

Ora se cosi fosse davvero non capisco perchè non si denuciano per nome e per cognome gli insabbiatori misteriosi, perchè puo starci che al vecchio papa fosse sfuggito qualcosa. Ma la chiesa è politica cosi come è politica tutto il resto.

Continuo ad avere conati ...



giovedì 25 marzo 2010

Credo la chiesa UNA, SANTA, CATTOLICA e ....

Pedofila aggiungerei ...

Lo schifo che leggo in questi giorni proviene da un giornale d'oltreoceano che non credo abbia interessi particolari a diffamare la Chiesa Cattolica di Roma. Un certo prete americano molestatore di bambini è morto nel 98 impunito a causa di un insabbiamento ad opera del cardinale Bertone e dell'allora cardinale Ratzinger oggi pontefice.

L'articolo del NEW YORK TIMES mette in luce la questione. La Stampa lo riporta e commenta.

Che dire è francamente ridicolo che si ergano a paladini del vero e del giusto uomini che si rendono complici o anche solo presunti interessati di una faccenda del genere. Non credo nella Chiesa e probabilmente questo loro comprotamento mi scoraggia anche dal credere nel Dio che essi predicano e dei quali si fanno portavoce, dei quali si definiscono servi. In genere i servi non sono peggiori dei padroni che servono. Detto questo con lo schifo che si sente mi immagino questa divina entità e i suoi propositi. Spero, dico spero, che queste cose servano agli uomini per capire che occorre dubitare di tutto. Soprattutto di tutto quello che altri uomini ti vengono a raccontare con la pretesa di avere la verità. Per il momento, e dobbiamo accontentarci, l'unica verità che abbiamo e che in mezzo mondo preti votati alla castità hanno molestato persone e che generalmente l'organo massimo di tutela si limita a trasferirli da una parrocchia all'altra anziché consegnarli nelle mani della giustizia. E in fondo questo è normale. Come può un organizzazione che è investita di terreno potere da Dio in persona prendere sul serio la giustizia degli uomini?
Cosi si fanno giustizia loro, al di sopra delle leggi al di sopra degli uomini e in qualche caso anche al di sopra di Dio.
Non proseguo ... ho il vomito.

giovedì 18 marzo 2010

Conati #3

E' il risveglio la difficoltà di un sogno
come dire la sua fine lo sparire
che ne è parte e inevitabile bisogno
come al sole serve a sera di morire
o ad un onda serve sempre di tornare
e la luce torna fioca poi violenta
a incendiare il tuo ultimo espirare
e ti dona un immagine assai lenta
la fuggevole anteprima di un amare

venerdì 12 marzo 2010

News

Stamattina apro internet explorer e cerco di visitare i siti online delle principali testate italiane. La cosa che capisco è questa. Non succede nulla. In Italia non succede nulla se non la fa Silvio Berlusconi. Solo lui fa cose. Stupide, geniali, infami o lodevoli solo lui compie azioni. Le tre notizie principali sono. Accorciamento dei processi, liste del pdl escluse, condono edilizio. Esiste un solo politico una sola voce una sola faccia. Questa.
Oramai credevo di essermi abituato a vedere questo strapotere mediatico, e passatemi il termine anche intellettuale. Perchè se è vero che la partita della politica va giocata con le regole che ci sono anche l'intelligenza dell'uso dei mezzi fa la differenza. Fa l'ideale. Un avversario è un miraggio per quest'omino che sbraita, fa battute, viene aggredito.
La favola italiana è sempre la stessa. Il protagonista, spinto dai buoni sentimenti ma che ha anche un lato oscuro, che si appassione, vive, rischia di morire rimane sempre il preferito. Gli altri, anche se spinti da ideali migliori, piu silenziosi magari anche per certi versi piu giusti restano antagonisti avvolti da quest'ombra di inutilità. Ora visto che non si tratta piu di democrazia, ma di un grande reality show ho una proposta per la nazione tutta. Perchè non usiamo le regionali come banco di prova per un nuovo sistema. Chiama il 48499 da telefono fisso e digita 1 per votare il centrosinistra 2 per votare il centrodestra al costo di una semplice chiamata urbana. La nomination porta all'esclusione dalla Casta di un partecipante. Conduce la serata Simona Ventura per l'occasione spostata su Raiuno. Pensateci. Il televoto è sovranità del popolo.

mercoledì 10 marzo 2010

Danny Boodman T.D. Lemon NOVECENTOOOOO

Ore 20.45 serata nevosa. Sono stanco e decisamente poco propenso all'attenzione. Ma stasera è il turno del teatro S. Giuseppe di Brugherio dove va in scena "Novecento" di Alessandro Baricco. Non ho letto il testo. Non so nulla della storia se non per cose sentitemi raccontare da chi probabilmente ha visto il film di Tornatore. Sul palco ci è stato promesso Corrado D'Elia. Non so chi sia. In ogni caso tempo di fare due parole prima dell'inizio e si spengono le luci. Appare l'uomo. Magro. Sembra giovane. Poi parla. La voce. Che voce!! Racconta una storia con la voce grattata che calza perfettamente al personaggio che vive, un musicista di navi transatlantiche fallito. Dopo 3 minuti di monologo ho la sensazione di essere di fronte ad un qualcosa di un altissimo livello. Non sono un estimatore del teatro in senso stretto del termine. Mi piace il teatro di Narrazione, qualcosa del teatro più classico ma certo non conosco attori e non ho visto rappresentazioni più di una volta in modo da ricordarmi ogni volta chi era l'interprete. Questo credo che oltre a rendermi più ignorante in materia mi renda anche decisamente più libero dalle convenzioni che vogliono dare una regola al teatro. In ogni caso, profondamente ignorante mi sono fatto portare da D'Elia in giro per l'oceano. Tra America ed Europa a bordo del piroscafo Virginian le immagini mi arrivano alla mente come dire dirette. E le movenze di quell'attore che si è trasformato nel narratore della storia di Baricco mi fanno rivivere il momento. Non so dire quanto sia durata la performance. Non so dire se poco tanto se troppo o troppo poco fatto sta che dopo aver già vissuto un paio di emozioni fortissime date dall'interpretazione dell'attore mi ritrovo Novecento su una cassa di dinamite nella pancia del piroscafo ad arringare a una giuria di gente circa la sua vita passata a bordo di quella nave. La leggerezza con la quale quell'uomo mai sceso sulla terra ferma decide che non ci scenderà nemmeno quando la nave verrà dismessa e affondata è disarmante. Ed è disarmante il modo in cui D'Elia riesce a renderlo leggero. Dopo un paio di ore di emozioni, stupore, gioia, tristezza e malinconia l'ultima frase del racconto, quando uno stanco Novecento si rivolge al narratore dopo avergli spiegato le ragioni che lo spingono ad affondare con la nave ma convincendo l'amico ad uscire si concludono con un malinconico scherzoso "Fratello è dinamite quella che hai sotto il culo, dai alzati e levati da qui, questa volta è finita per davvero."
BUIO.
Scriverlo è già di per se geniale, e il merito naturalmente va a Baricco. Ma sentirlo. Sentirlo dire da un personaggio che ha sofferto la storia del suo amico imitandone anche la voce quando voleva farlo parlare. Un amico che ha fatto trapelare per tutto il tempo il suo affetto incondizionato a quello strano uomo che non scendeva da una nave chissà perché. Ecco sentirlo mi ha lasciato nel teatro per tutto il resto della serata. Anche a casa, nel letto a cercare di prendere sonno, ero ancora nel teatro. Grazie mille Corrado D'Elia.

martedì 9 marzo 2010

E hanno lasciato quello che non c'era.

Sono arrivati che faceva giorno
uomini e donne all'altipiano
col passo lento, silenzioso, accorto
dei seminatori di grano.

E hanno cercato quello che non c'era
fra la discarica e la ferrovia.
E hanno cercato quello che non c'era,
dietro i binocoli della polizia
e hanno piegato le mani e gli occhi al vento
prima di andare via.

Fino alla strada e con la notte intorno
sono arrivati dall'altipiano
uomini e donne con lo sguardo assorto
dei seminatori di grano.

E hanno lasciato quello che non c'era
alla discarica e alla ferrovia.
E hanno lasciato quello che non c'era
agli occhi liquidi della polizia
e hanno disteso le mani contro il vento
che li portava via.




lunedì 8 marzo 2010

Perchè non è il tempo che mi manca....


... e nemmeno l'età...

Non gli manca nulla.
Davvero nulla per essere sempre esageratamente perfetto. Perfetto su se stesso perfetto nella scenografia di un palco scenico al quarto piano di un palazzo di corte in "centro" a Milano.
Ovviamente tutto va cosi venerdì 5 marzo al teatro Libero. Intimo come intima è la musica dell'artista. L'omino della foto è calato in una scenografia senza fronzoli senza effetti speciali. Ci sono sul palco: uno sgabello, tre chitarre, un baule, un bicchiere di vino bianco e un asciugamano. Entra accennando un inchino.
Il concerto si apre con un pezzone "Dentro la tasca di un qualunque mattino" pezzo forse troppo denso per essere il brano d'apertura ma che sicuramente gli fa guadagnare l'attenzione della platea in una frazione di secondo. Crea un legame fortissimo attorno alla sua magnifica voce e attorno ai suoi gesti sulla chitarra, quelle carezze che producono suoni. Poi altri pezzi uno via l'altro prima di arrivare al primo intermezzo parlato. Il tono di Gianmaria è amichevole, pacato, timido. Racconta pezzi di se attraverso una teatrale forma di comunicazione che sicuramente è studiata o quantomeno non lasciata al caso ma incredibilmente piacevole. L'impressione è fuori dal tempo e dal nostro mondo. Sia le canzoni che le parole arrivano senza correre. Impiegano esattamente il tempo che serve per uscire dalla sua bocca e arrivare alle tue orecchie, non vengono lanciate. In controtendenza rispetto ad un mondo che urla corre e si dimena tutto quello che è Gianmaria Testa è "diverso". Anche le movenze, dopo la pausa parlata e una poesia di Giovannone riprende a suonare e si muove con la stessa poesia con cui canta. La chitarra accarezzata con dolcezza come si accarezza il corpo di una donna e tutto appare sincero e meraviglioso. Dotato di un umorismo leggero, tra le righe, Gianmaria trova anche il tempo di far ridere il suo pubblico oltre che sensibilizzare sugli argomenti che a lui stanno più a cuore, uno su tutti le migrazioni. Ci si commuove al limite delle lacrime, si sorride, si gode della sua voce per un ora e mezza abbondante e la sensazione finale è ... hai già finito??? Possiamo ricominciare da capo? Un uomo una chitarra e la sua voce sono una magia che rapisce intensamente. Se quest'uomo si chiama Gianmaria Testa.

mercoledì 3 marzo 2010

Conati #2

FICTION


Un sorriso è un sorriso....
non umore ma uno spasmo una maschera imbonita
La mia parte e ancor la stessa a rincorrere l'irriso
e mediocre è la commedia che la gente chiama vita
La fatica è attraversare ogni giorno intensamente
lo squallore di una cosa che non interessa niente

dare il peso di un macigno a una piuma o a una farfalla
o sgravare fino il mondo trasportato spalla a spalla
con attori improvvisati in una nuova convinzione
che quotidiana di ogni giorno sopravvive alla ragione
e gridare serve a nulla in silenziosa confusione
siamo soli in una bolla refrattaria all'emozione




sabato 20 febbraio 2010

SANREMO 2010

Sabato 20 febbraio .. mio malgrado mi ritrovo a guardare il festivàl della canzone italiana .. (tutto minuscolo non a caso).

Non si tratta di un festival, semmai un varietà. Non si tratta di canzoni .. non so di cosa si stia parlando... e italiano lo scrivo minuscolo perchè mi vergogno già di scrivere italiano figurarsi di aggiungerci la maiuscola.

Quest'anno comuqnue molte novità a parte la lotteria che regala soldi a chi guarda, ci sono nuovi sistemi di voto.

Orchestra piu pubblico televotante sembra la formula. Ma veniamo al dunque. Sua Maestà il sott'aceto reale Emanuele Filiberto. Ora, già mi fa molto ridere che il canale ammiraglio della tivù di stato che dovrebbe essere baluardo della gran republica faccia salire sul suo palco sto tizio.
1. Ma dove cazzo ha cantato il deficiente?
2. Suo padre sparava a turisti tedeschi dal balcone o sbaglio?
3 E' o no nipote o pronipote o comuqnue parente di gente che ha consegnato l'italia in mano ai fascisti?

Sul palco in ogni caso lo presentano come Principe.. ma di chè?? Io credevo ci fosse la democrazia in italia. In realtà sapevo bene che non vige un sistema democratico qui in italia ma non credevo che si trattasse di una monarchia. Considerato che il sottoscritto considera gente come Gaetano Bresci un eroe mi chiedo perchè non li abbiano fucilati i savoiardi anzichè esiliarli. Ma l'errore è fatto, il sottaceto rientra e noi ce lo dobbiamo sucare. Ma la democrazia cammina cosi. TELEVOTANDO. E nonostante l'orchestra contesti strappando gli spartiti gridando e dissociandosi dalla decisione Il Principe va in finale.
Ora è interessante notare. 3 canzoni in finale.
1. Marco Mengoni (Chi??? Quello che ha vinto X-factor noto programma di mostri musicali a partire da chi fa il giudice)
2. Valerio Scanu (ARICHI???? Quell'altro che arriva da Amici, il polpettone "artistico" che crea imbarazzanti personaggi che poi si fregiano del mestiere e del titolo dell'artista)
3. Pupo, Emanuele filiberto e "Onestamentenonsochisia" (Tenore) quelli di cui sopra. Chiacchierati partecipanti del festival.
Alla gente interessano i reality show il baccano mediatico. (NANI E PUTTANE un misto tra il circo e un bordello).
In ogni caso adesso rimarrò sveglio a guardare la fine del festival. Voglio tifare per il Sottaceto Reale. Vorrei che vincesse il festival, che per altro ho apprezzato per tutto il resto, la clerici è meno stronza di tutti i presentatori che hanno calcato quel palco compreso il tanto compianto (non dal sottoscritto) Bongiorno.
Vorrei che vincesse il festival con questa canzone patriottica e commovente e vorrei che la gente si convincesse che la nazione si sta barricando su sentimenti idioti come il patriottismo, che gli imbarazzanti sono quelli che vincono e che rientrano in italia fregiandosi di titoli che non esistono e che abbiamo un grande grande grande problema.
Ora, mentre scrivo. Al festival della canzone sta parlando scaiola in replica a bersani.... peccato solo per il grande assente della serata. Osama Bin Laden.

venerdì 12 febbraio 2010

Eccoci di nuovo signori e signore

C'entra poco con le mie vicende personali .. ma è il "motivetto" che ho in testa nei momenti in cui ODIO. Ma alcuni passaggi vanno bene anche per voi.


Mi ricordo la mia meraviglia e forse l'allegria
di guardare a quei pochi che rinunciavano a tutto;
mi ricordo certi atteggiamenti e certe facce giuste
che si univano in un'ondata che rifiuta e che resiste.
Ora il mondo è pieno di queste facce
è veramente troppo pieno
e questo scambio di emozioni, di barbe, di baffi e di chimoni
non fa più male a nessuno.

Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

Non so cos'è successo a queste facce, a questa gente
se sia solo un fatto estetico o qualche cosa di più importante,
se sia un mio ripensamento o la mia mancanza di entusiasmo
ma mi sembrano già facce da rotocalchi,
o da Ente del Turismo.

Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

E visti alla distanza non siete poi tanto diversi
dai piccolo-borghesi che offrono champagne e fanno i generosi
che sanno divertirsi e fanno la fortuna e la vergogna
dei litorali più sperduti e delle grandi spiagge
della Sardegna.

Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

E anche se è diverso il vostro grado di coscienza
quando è moda è moda non c'è nessuna differenza
fra quella del play-boy più sorpassato e più reazionario
a quella sublimata di fare una comune
o un consultorio.

Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

Io per me se c'avessi la forza e l'arroganza
direi che sono diverso e quasi certamente solo
direi che non riesco a sopportare le vecchie assurde istituzioni
e le vostre manie creative, le vostre innovazioni.

Io sono diverso,
io cambio poco, cambio molto lentamente
non riesco a digerire i corsi accelerati da Lenin all'Oriente
e anche nell'amore non riesco a conquistare la vostra leggerezza
non riesco neanche a improvvisare e a fare un po' l'omosessuale
tanto per cambiare.

Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

E siete anche originali, basta ascoltare qualche vostra frase
piena di parole nuove sempre più acculturate, sempre più disgustose
che per uno normale, per uno di onesti sentimenti
quando ve le sente in bocca avrebbe una gran voglia
che vi saltassero i denti.

Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

Io per me se c'avessi la forza e l'arroganza
direi che non è più tempo di fare mischiamenti,
che è il momento di prender le distanze
che non voglio inventarmi più amori
che non voglio più avervi come amici, come interlocutori.

Sono diverso e certamente solo
sono diverso perché non sopporto il buon senso comune
ma neanche la retorica del pazzo
non ho nessuna voglio di assurde compressioni
ma nemmeno di liberarmi a cazzo
non voglio velletarie mescolanze con nessuno
nemmeno più con voi
ma non sopporto neache la legge dilagante
del "fatti i cazzi tuoi".
Sono diverso, sono polemico e violento
non ho nessun rispetto per la democrazia
e parlo molto male di prostitute e detenuti
da quanto mi fa schifo chi ne fa dei miti
Di quelli che diranno che sono qualunquista non me ne frega niente:
non sono più compagno né femministaiolo militante,
mi fanno schifo le vostre animazioni, le ricerche popolari
e le altre cazzate;
e finalmente non sopporto le vostre donne liberate
con cui voi discutete democraticamente
sono diverso perché quando è merda è merda
non ha importanza la specificazione:
autisti di piazza, studenti, barbieri, santoni, artisti, operai,
gramsciani, cattolici, nani, datori di luci, baristi,
troie, ruffiani,
paracadutisti, ufologi...

Quando è moda è moda, quando è moda è moda.




mercoledì 10 febbraio 2010

Saremo mai capaci di amare?




Giorgio Gaber

QUANDO SARO' CAPACE D'AMARE


Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno.

Quando sarò capace d'amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.

Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.

Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.

Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.

Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.

E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.

Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere

un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.

Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.

Così vorrei amare.

venerdì 5 febbraio 2010

SI RINASCE




Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro per non lasciarmi stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !"

E ho ancora la forza di guardarmi attorno
mischiando le parole con due pacchetti al giorno,
di farmi trovar l? da chi mi vuole
sempre nella mia camicia...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'?
e al mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...

Ho ancora la forza di starvi a raccontare
le mie storie di sempre, di come posso amare,
di tutti quegli sbagli che per un
motivo o l'altro so rifare...

E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
o di incazzarmi ancora con la coscienza offesa,
di dirvi che comunque la mia parte
ve la posso garantire...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'?
nel mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...

Ho ancora la forza di non tirarmi indietro,
di scegliermi la vita masticando ogni metro,
di far la conta degli amici andati e dire:
" Ci vediam pi? tardi ..."

E ho ancora la forza di scegliere parole
per gioco, per il gusto di potermi sfogare
perch?, che piaccia o no, ? capitato
che sia quello che so fare...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'?
col mondo sono andato
e col mondo son tornato sempre vivo...

martedì 2 febbraio 2010

La voglia di Piangere




In giardino il ciliegio è fiorito agli scoppi del nuovo sole,
il quartiere si è presto riempito di neve di pioppi e di parole.
All' una in punto si sente il suono acciottolante che fanno i piatti,
le TV son un rombo di tuono per l' indifferenza scostante dei gatti;
come vedi tutto è normale in questa inutile sarabanda,
ma nell' intreccio di vita uguale soffia il libeccio di una domanda,
punge il rovaio d' un dubbio eterno, un formicaio di cose andate,
di chi aspetta sempre l' inverno per desiderare una nuova estate...

Son tornate a sbocciare le strade, ideali ricami del mondo,
ci girano tronfie la figlia e la madre nel viso uguali e nel culo tondo,
in testa identiche, senza storia, sfidando tutto, senza confini,
frantumano un attimo quella boria grida di rondini e ragazzini;
come vedi tutto è consueto in questo ingorgo di vita e morte,
ma mi rattristo, io sono lieto di questa pista di voglia e sorte,
di questa rete troppo smagliata, di queste mete lì da sognare,
di questa sete mai appagata, di chi starnazza e non vuol volare...

Appassiscono piano le rose, spuntano a grappi i frutti del melo,
le nuvole in alto van silenziose negli strappi cobalto del cielo.
Io sdraiato sull' erba verde fantastico piano sul mio passato,
ma l' età all' improvviso disperde quel che credevo e non sono stato;
come senti tutto va liscio in questo mondo senza patemi,
in questa vista presa di striscio, di svolgimento corretto ai temi,
dei miei entusiasmi durati poco, dei tanti chiasmi filosofanti,
di storie tragiche nate per gioco, troppo vicine o troppo distanti...

Ma il tempo, il tempo chi me lo rende? Chi mi dà indietro quelle stagioni
di vetro e sabbia, chi mi riprende la rabbia e il gesto, donne e canzoni,
gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti,
l' arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?
Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa
e c'è il sospetto che sia triviale l' affanno e l' ansimo dopo una corsa,
l' ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita,
il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa... che chiami... vita...

lunedì 1 febbraio 2010

giovedì 28 gennaio 2010

CONATI #1

Vivo incatenato
la catena è una coscienza tesa e vigile
e soppravvivo alla corda
come un cane che abbaia alla nebbia
Sogno anche sveglio
ma risveglio è un pugno dritto al cuore
e nell'infrangersi preciso nell'intento
frantuma speranze e sorrisi
Ogni giorno quello sforzo sovrumano
nell'attesa di cambiare un orizzonte
che rimane alla medesima distanza
e ti resta sempre lucido di fronte
Ogni pianto si fà generosità
e alla mano di chi vende la speranza
chiedo ancora con la solita importanza
anche oggi, a quanto sta la libertà?

mercoledì 27 gennaio 2010

Errata corrige

Per "giustezza" dirò che la notizia a cui faccio riferimento nel post "Memoria latente e strisciante" è apparsa quest'oggi 27 gennaio su "La Repubblica". Quella citata, apparasa su "Il Corriere della Sera", è precedente ma io l'ho ignorata.


MEMORIA .. latente e strisciate

27 Gennaio 1945 Le truppe Sovietiche liberano il campo di concentramento di Auschwitz Birkenau.
27 Gennaio 2010 Leggo sul Corriere della Sera il seguente articolo. Poche parole mi restano in mente sostanzialmente due. Iphone, Benito Mussolini.

Cosa centra l'Iphone con Benito Mussolini?
Nulla credo, a parte il fatto che se Mussolini fosse vivo in questo momento non ne avrebbe certamente uno, anzi, se fosse vivo e governante probabilmente avrebbe vietato la vendita in Italia del prodotto commerciale statunitense.
Ma ora li hanno messi assieme. Si possono scaricare per 4 soldi i discorsi da 4 soldi di un uomo da 4 soldi. In sostanza con 12 soldi si può fare del gran parlare di un tizio che la storia ha già processato mille volte di cui si continua ininterrottamente a parlare, nelle piazze, su quel bordello mediatico che è il web, nelle istituzioni, ovunque.
Leggo mal volentieri i giornali, ma questa notizia che preoccupa chi la scrive e molti che la leggono mi mette il sorriso.

L'Iphone è un prodotto commerciale di telefonia che si può acquistare con la "poco modica" cifra di 500 (cinquecento) euri. (e così mi tirerò addosso l'ira dei tecnofili tutti... non me ne fotte nulla). Ora, a parte chi per ragioni particolari ha voluto acquistare questo gioiello della tecnica, gran parte degli acquirenti sono quella schiera di modaioli che lo mettono in tasca perchè averlo in tasca fa accedere ad un mondo. Uno status symbol insomma. Quindi, chi ha 500 euro da buttare per uno status symbol fa parte decisamente di una borghesia annoiata e poco critica, quella in cui proprio il tizio di cui sopra trovò particolare consenso. Gli stessi che adesso si impegnano a sostenere il regnante sua maestà Silvio Berlusconi. Il cerchio si chiude. Ora datemi del qualunquista che sostiene che tutti gli acquirenti di Iphone siano fascisti. So che il fatto che il download dei discorsi del duce sia al secondo posto come di popolarità nel popolo degli Iphonari, davanti anche all'applicazione che simula la vista a raggi X in realtà la dice lunga. A chi si spaventa del fatto che il fascismo tira più della fica mi verrebbe da dire: Ora ti senti più preoccupato di ieri? Io no. Esattamente sempre cosciente del fatto che esiste latente e strisciante un sentimento di orgoglio patriottico che più o meno consapevolmente si traduce in fascismo. Sento persone che parlano di analisi storica del fascismo, di differenze tra fascismo e nazismo attribuendo ai secondi e solo ai secondi la piaga della Shoah. Ridicoli. In una parola ridicoli. Il nostro caro Benito Mussolini ha fornito ceppi per i camini del caro Adolfo con dovizia e solerzia. Per cui io, medio-borghese probabilmente, proprio quello al quale vengono rivolti questo tipo di pensieri revisionistici penso di non essere ancora sufficientemente annoiato per poter prendervi parte. La giornata della memoria, lo sterminio e i sopprusi del potere sono una cosa seria. Non va liquidata con una sbattuta di spalle. La borghesia annoiata è sempre pericolosa, dopo aver vietato il porno sulle TV in chiaro, il potere si è preoccupato di fornire ideologie xenofobe e patriottiche con le quali distrarsi. E' urgente ridare il porno alla borghesia cosi da tenerci impegnati e fuori dalle faccende sociali.
Concludo perchè non vorrei annoiare voi e perchè parlare di fascisti annoia me mortalmente.
Non considero plausibili opinioni di stampo fascista.
In questa giornata un po particolare dove tornano alla mente le montagne di corpi accatastati che per uno oscuro alle logiche del potere NON HANNO ALCUN SENSO credo vada la pena di ricordare. Ricordare senza gioire, quel ricordo amaro che mi causa un senso di vergogna. Non mi sento patriottico in senso stretto, mi disgusta quel patriottismo, non sono superiore a nessuno, la superiorità è un potere che non voglio ma, anche se non c'ero in quel tempo la specie, quella umana, è la stessa. Credo di avere il diritto di provare la vergogna d'appartenenza. Ma questo, forse, è un problema mio, o comunque di pochi che col passare del tempo sembrano diventare sempre meno.



lunedì 25 gennaio 2010

Le opere indispensabili.

Una piaga affligge una valle della terra dalla quale provengo.
Ci sono qualche migliaio di persone che da quasi 10 anni continuano a spiegare ai potenti che loro hanno un idea diversa. Che l'indispensabilità di una cosa o di un altra è fatto assolutamente discutibile e opinabile.

Ma il potere insiste. E quel treno ha proprio deciso di farlo passare attraverso quella valle forando quei monti. Il potere si sa è ignorante. Le persone che lo esercitano possono non esserlo ma la verità è che chi esercita il potere è comandato dallo stesso in tutta la sua perfetta e instancabile ignoranza. Così, accade che un sindaco, una persona che ha fatto la vita da politicante del popolo, una persona che dovrebbe ascoltare la gente, se non per natura almeno per coerenza degli ideali propinati nelle campagne elettorali, se ne infischia del popolo. Di quei "quattro" montanari ignoranti che non capiscono che il potere sta portando nella loro valle il progresso e che loro gli stanno sputando con ingratitudine.

La gente della Valle di Susa è molta. Il comitato NO TAV abbraccia trasversalmente le preferenze politiche dei singoli con un solo unico obbiettivo. IL TRENO NON DEVE PASSARE DA QUI. O meglio, il treno non è nemmeno indispensabile, dato che esiste già una linea che attraversa la valle e che sorpassa i monti per giungere in Francia.

Quali sono dunque le opere indispensabili??
Non ci sono altri problemi da affrontare prima di scavare una galleria, erigere un ponte o fare un nastro di catrame??
NON IN ITALIA.. l'Italia ha come priorità IL CEMENTO.
I Valsusini hanno come priorità la disobbedienza al potere del catrame al governo del cemento.
E io nel mio piccolo voglio esprimere la mia solidarietà al popolo disobbediente. Voglio dire a questi pionieri della democrazia diretta che sono con loro. Che la battaglia non si deve fermare e che nonostante tutte le operazioni mediatiche fatte per screditarli, metterli in minoranza, loro conservano piu di altri Tutto il mio rispetto.



martedì 19 gennaio 2010

RIMEMBRANZE

[Con voce nasale]
Anno del Signore 2010, l'alto comando di Governo, nella Magneficenza della persona del governante massimo il Duce capo supremo dello Italico Popolo e delle forze armate tutte di aria di terra di mare, il Cavaliere Silvio Berlusconi, istituisce nella sua infinita grazia e generosità il buono vacanze. Che il Duce ha cara la sorte delle migliaia di villeggianti meno abbienti che non sarebbero villeggianti senza l'infinità bontà della Sua signoria. E l'Italia, grata al Comandante, accorre a prenotare il lido estivo che più gli aggrada sventolando in mano il gran regalo fatto dal Duce alle famiglie con meno reddito dell'intera Sacra Patria. Il sito internet del governo illustra l'operazione di bontà di quest'uomo che ama il popolo ed è amato dal popolo.

lunedì 18 gennaio 2010

2010 anno nuovo .. vita nuova??

Il titolo forse è un po' ottimista. E non so rispecchia poi appieno quanto vorrei scrivere nel mio post. Ma è un conato. Lo stesso senso di nausea che mi viene a sentire notizie provenienti dal paese dove vivo (fisicamente per lo meno).
E mi vien da farmi delle domande perchè generalmente sono una persona che si interessa dei cambiamenti e delle cose della società. In questo periodo solo conati.
Qualche tempo fa leggevo i giornali. Poi solo conati
Qualche tempo fa guardavo i tg. Poi solo conati
Qualche tempo fa guardavo trasmissioni di approfondimento. Poi solo conati.
Qualche tempo fa parlavo addirittura con la gente di fatti sociali comprendendone le ragioni e proponendo le mie. Poi solo conati.

Vi chiedo aiuto.. Perchè è frustrante questo senso di consapevole alienazione che riconosco in me. Non sono al limite della follia ma sono al distacco dalla "vostra" società e questo mi preoccupa. Nel senso che non mi interessa piu nulla.
Berlusconi dice.....
NON MI INTERESSA
Fini risponde.....
CHI SE NE FOTTE
Il PD rilancia ....
FANCULO
Di Pietro attacca ...
NON IMPORTA
Gli extraparlamentari di sinistra insorgono...
FA' NIENTE.

Credo mi stia prendendo quella malattia che prende a chi guarda questa società e gli fa talmente pena che cerca di tirarsene fuori. Fino a che non la guarda proprio da fuori non considerandosi piu parte di essa. Credo sia un problema ma vedo solo facce stupide. E' tutto cosi poco serio. E poco seria la politica, la gente, i discorsi. Non c'è un vero scopo in nulla. Si parla per parlare si fa politica per ingrassare. Probabilmente qualcuno in questo momento penserà che la mia è una retorica qualunquista. La mia riposta probabilmente sarebbe .. CON TUTTO IL RISPETTO CHI SE NE FREGA!!!