DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

martedì 8 giugno 2010

Mi permetto

Non voglio publicizzarmi. .. ma si voglio farlo ... in fondo questo è il mio blog. Solo mio pertanto faccio quel cazzo che mi pare.

Voglio ringraziare e ringraziare ancora tutti i presenti in quella fantastica serata dove per soli 10 minuti. Solo 10 mi hanno dato l'illusione di essere vivo e utile. Grazie mille perchè è stato davvero divertente, forte, emozionante, commovente, sorprendente e soprattutto gratuito.

Soprattutto luigi che ha girato un video .. come dire ... fermissimo

Vi allego il video.

Grazie Mille ancora

martedì 1 giugno 2010

Sta succedendo veramente?

Se un giornalista dice che sparare è giusto guadagna soldi. Il suo editore (il presidente del consiglio) è contento e dopo essersi fatto succhiare per l'ennesima volta le gonadi probabilmente darà al bravo direttore un contentino di sorta. Ma costui si professa "libero". Per cui perchè io come "libero" e comune cittadino se dico che sarebbe giusto sparare ad un dittatore o ad un presidente che nasconde i suoi loschi affari infischiandosene del popolo (che ha come unico scopo l'assunzione di potere, quel maledetto potere che esercitato sulle persone giuste porta molto fieno in cascina anche a dispetto delle più semplici regole di convivenza umana) corro il rischio di venir arrestato, rinchiuso e accusato di terrorismo?

Vittorio Feltri il giornalista capo de "Il giornale" scrive testuale .. "Israele ha fatto bene a sparare, sono morti dieci amici dei terroristi".

Ora io sono un POLLO ITALIANO, ma non ho sentimenti anti-israeliani. Non me ne frega un cazzo del nome di cui si fregia un personaggio per rivendicare la sua appartenenza ad un lurido stato che nella migliore delle ipotesi lo governa sottraendogli diritti. Inoltre credo davvero che potrebbero chiamarmi con gli insulti più infami per distinguermi dal buon vecchio e caro Feltri e ne sarei immensamente onorato. Sarei onorato di essere cosi schifosamente diverso dalla brava gente che il giornale lo compra. Sono contento di sentirmi definire codardo, antidemocratico, antiliberale, antiamericano, antisraleliano, rincoglionito, fannullone, buono a nulla, ricchione, negro (per altro noto con piacere che nessuno di questi posso considerarlo come un insulto) solo per sentirmi tacciare come diverso rispetto alla brava gente. Feltri per la verità non è che una punta, non è che un brufolo su un culo che nasconde abilmente un cancro infame che esercitando o assoggettandosi al potere di questa "brava gente" demolisce la libertà.

Ora, l'editoriale illuminato di cui parlo sta a questo indirizzo.

L'ho trovato su google.
Ovviamente mi si potrebbe chiedere: visto e considerato che lo critichi lo hai letto?
La risposta è: ci ho provato. Ma il conato di vomito che mi è preso mi ha impedito di continuare la lettura. Ho inoltre numerosi pregiudizi verso l'elemento che l'ha scritto e questo sicuramente ha fatto la sua parte. Io non ho l'obbligo dell'attendibilità delle fonti o di leggere le opinioni opposte. Io non sono un giornalista. Io sono un cialtrone che ha un blog. Io sono un povero coglione che è stanco di tutta la brava gente che lo circonda. Sono stanco di sentire parole come "sovranità di israele o di qualsiasialtrocazzodistato". Odio i sovrani. Odio i potenti. Odio la brava gente per bene. Ora, facciamo cosi. Chiariamoci. E' giusto sparare?
Se è cosi non si lamenti la "brava gente" dei climi di odio che si vengono a creare. Le regole del gioco le stanno facendo loro. Io non credo sparerei a nessuno, nel senso che mi mancherebbe il coraggio. Credo di essere talmente codardo che non solo non mi arruolo per opprimere un'altro popolo portandogli la mia pace, ma mi farei addirittura impallinare come uno stronzo da un qualsiasi oppressore perchè ho troppa paura, per imbracciare un arma. Detto questo. Mai dire mai. E la storia insegna che alzando il clima di violenza la violenza è assicurata. Vedremo quando spareranno alla brava gente se questa si sentirà di dare un giudizio in merito all'argomento.
Come mi piacerebbe lasciare questa società oggi.

Dio che schifo mi fate.