DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

mercoledì 27 aprile 2011

SARANNO ANCHE SOLO SUGGESTIONI....

O ragazza dalle guance di pesca
o ragazza dalle guance d'aurora
io spero che a narrarti riesca
la mia vita all'eta` che tu hai ora.

Coprifuoco, la truppa tedesca
la citta` dominava, siam pronti:
chi non vuole chinare la testa
con noi prenda la strada dei monti.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'e` in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.

Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita e` oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore.

Silenziosa sugli aghi di pino
su spinosi ricci di castagna
una squadra nel buio mattino
discendeva l'oscura montagna.

La speranza era nostra compagna
a assaltar caposaldi nemici
conquistandoci l'armi in battaglia
scalzi e laceri eppure felici.

Avevamo vent'anni...

Non e` detto che fossimo santi
l'eroismo non e` sovrumano
corri, abbassati, dai corri avanti!
ogni passo che fai non e` vano.

Vedevamo a portata di mano
oltre il tronco il cespuglio il canneto
l'avvenire di un giorno piu' umano
e piu' giusto piu' libero e lieto.

Avevamo vent'anni...

Ormai tutti han famiglia hanno figli
che non sanno la storia di ieri
io son solo e passeggio fra i tigli
con te cara che allora non c'eri.

E vorrei che quei nostri pensieri
quelle nostre speranze di allora
rivivessero in quel che tu speri
o ragazza color dell'aurora.

Avevamo vent'anni...

martedì 26 aprile 2011

Non per tutti....

Il 25 Aprile aimè non è più una festa per tutti.
E non intendo dire che la piazza è diventata pericolosa o la festa faziosa. Assolutamente. Sono stato a Milano ieri come ogni anno. Il 25 Aprile non è più una festa per tutti perchè la liberazione non è più un valore condiviso. Questo determina la scarsa presenza in piazza, ci vanno solo più i vecchi partigiani e qualche resitente, e la scarsa importanza per questa giornata. La cosa che più mi preoccupa è che sia stato "istituzionalizzato" il revisionismo. Se la contestazione o la polemica al 25 Aprile era sempre venuta.da un manipolo di nostalgici del regime, neofascisti, figure comunque del tutto improbabili, ora invece la contestazione e la polemica assume caratteri più estesi. Sento il governatore della Provincia di Milano asserire che ci sono prese di posizione su cose che sono successe sessant'anni fa e che non vale la pena di riproporre.
Affermazione che oltre a farmi venire i brividi mi fa un enorme tristezza.
Non sono un "comunista" (ma in fondo non vale nemmeno la pena dirlo perchè in ogni momento in questo paese quando ti discosti da un pensiero maggioritario sei un comunista), non sono un partigiano ne figlio o nipote di partigiani. Io non ho memoria storica personale. Vivo della memoria storica condivisa. Come me tanti. La memoria storica condivisa sta imboccando un'altra strada, e non casualmente. Il revisionismo non è solo fastidioso. E' una truffa. E' una truffa ai danni di tutti i cittadini, che vengono raggirati sul come e sul cosa successe 60 anni fa con argomenti quantomeno improbabili. Le frasi sono:
 "I fascisti erano cattivi, ma anche i partigiani erano assassini" (come se qualcuno avesse mai pensato che il partigiano tipo era un tizio con un mazzo di fiori in mano che si incatenava ai carri armati nudo per protesta).
"I libri di storia delle scuole sono tutti manipolati dalla sinistra" (le deportazioni e la dittatura non sono indicati solo nei libri di storia del nostro Paese. Mezza Europa è stata flagellata e stuprata dal nazifascismo e mezza Europa studia sui libri la storia del nazifascismo e per nessuno di loro quel periodo è un periodo di lumi e di libertà).
"I morti sono morti e non hanno colore" (Perdonatemi ma questa è una gran cagata. Perchè nessuno di noi nel più profondo del suo animo considererebbe alla pari il morto per mano di un assassino con il suo assassino morto. Anzi, con i periodi che corrono anche la nazionalità è un bel sistema per capire se di un morto possiamo o meno tollerarne la vista.)
" ....e le foibe???" (Ottimo e fantastico sistema utilizzato da i nostalgici con premeditazione per indirizzare la pietà umana verso delle morti che, molto spesso innocenti, sono state causate da quelle persone che da sessant'anni la gente chiama patrioti. I Republichini sono morti per mano dei Titini. Un grande orrore, che però non ha ne le dimensioni ne le forme, dell'olocausto di ebrei, oppositori, zingari, omosessuali e quant'altro e non può in ogni caso trasformare la resistenza al nazifascismo in un errore. Non può nemmeno parificare le cose.)

Ora ... a parte chi mi viene a raccontare che i treni arrivavano in orario, che non c'erano tutti sti negri e che l'Italia era un potenza al tempo del Duce non posso rispondere seriamente. O meglio non posso considerare serie le sue affermazioni. Non mi interessa delle ferrovie, del controllo dei confini o dell'importanza della mia nazione all'estero. Mi interessa parlare di libertà, di valori condivisi, di memoria. La mia è quella condivisa. non sono figlio ne nipote di un partigiano, ma questo l'ho già detto. Resta il fatto che presto o tardi potremmo aver bisogno di nuovi partigiani. E io potrei come tanti di voi essere il prossimo...
La vita è una questione di scelte... ognuno vive o muore per le sue. Scegliete da che parte stare ... perchè chi sta in mezzo non muore ... ma nemmeno vive.

Buon 25 Aprile in ritardo ... e buon Primo Maggio in anticipo.