DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

martedì 14 maggio 2013

Percepisco, recepisco insomma mischio....


[STANZA VUOTA. SEDUTO SU UNA SEDIA... FUMANDO UNA SIGARETTA]

Non credo a quello che vedo.

Non credo nemmeno a quello che sento o che respiro. Insomma non credo. E non è una faccenda di religione ma piuttosto una cosa pratica. Talmente pratica che non credo alla pratica. Perchè mi rendo conto della menzogna che sta dietro. Della maschera, della porzione di bugia che c'è dietro una realtà per quanto giusta e reale. E' un surrogato. Preferisco stare alterato.
Stato lisergico naturale.
Voglio dire. La verità, non è un fatto di conoscenza cultura o di praticabilità ma un fatto di percezione. Anche il dolore. Il dolore provato nel piano emozionale, non ha niente a che vedere con l'esperienza del dolore. L'amore. L'amore dell'esperienza, o l'esperienza dell'amore sono un surrogato. Pieno di storture spaziotemporali. Non ha niente a che vedere con quello che è la verità. Sarà reale ma non è vero!!

Quindi sto alterato. Alterato e vigile. Perchè è un attimo credere che l'amore vero sia quello che viviamo ogni giorno. Credere che il dolore vero sia quello che proviamo ogni giorno. La libertà quella che rincorriamo da sempre, dio quello che preghiamo, e la realtà la verità.
E non sto parlando di censure o limiti sociali imposti, no non centra niente. Io sto parlando di limiti nostri. Di limiti miei. Io sto prlando di limiti dell'esperienza.

Io sto parlando di un sacco di stronzate! AHAHAHHAHAHA

Il dizionario stesso mi inganna. Usare sinonimi. Il linguaggio ha un limite per esprimere questo. Non si dovrebbe usare parole, le parole non sono diverse. Un pensiero una volta passato per la bocca per il dizionario per i vocaboli è una cosa di cui non abbiamo piu percezione, ma struttura. Strutturiamo un idea, surrogarhiamo un idea un sentimento un emozione.

Non dovrei raccontare dovrei fare, agire. Ma anche l'azione pone limiti. I limite della possiblità di agire una cosa.

Volere è potere....

Vuoi volare??? VOLA!

Non puoi... puoi al massimo costruire un aeroplano. Non ha niente a che fare con il volo. E' l'esperienza di volo. Non è il volo.

E non è una questione fisico biologica antropologica o scientifica. Non centra con l'evoluzione che non ci ha voluti volanti. Non è quello il limite. Il limite è nell'esperienza.

L'esperienza.

Soffro come mi immagino di soffrire o è sempre differnte??
Nemmeno immaginazione, l'immaginazione è una rappresentazione di una relatà verosimile ma ipotetica. Io parlo di percezione. Percepire dolore e sentire dolore o provare dolore non centrano niente.

E' un attimo, farsi ingannare.
E' la coscienza che frega. La coscienza di se, degli altri, di se con gli altri. Non sono tre aspetti della stessa coscienza. Sono tre sensi diversi. Mettere in contatto se con gli altri, con se stessi e con l'universo non ha niente a che fare con l'azione o con l'esperienza.

E' un attimo farsi fregare.

Alterato e vigile. Poco contatto con la realtà ma in contatto con la verità.

[L'INFERMIERA DA FUORI DOLCEMENTE ..]

"BASTA E' ORA MEDICINA E POI A NANNA"

[SI METTE DA SOLO UNA CAMICIA BIANCA, Prende una pastiglia buttandola giu con dell'acqua e poi si mette sulla sedia a guardare il vuoto ... sorridente ]