DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

mercoledì 9 marzo 2011

Nella deriva di tutti i giorni (Conati #6)

Nella deriva di tutti i giorni qualcuno che ti passa affianco per qualche momento e ti sembra solido esiste.
In questa deriva hai ben presente le persone sulle quali conti, che su di te contano, e si contano sulle dita di una mano. Sono generalmente trasportate dalla tua stessa corrente in acque laddove è assoluto il divieto di balneazione. Bagnanti in una fogna a cielo aperto. Ti passano vicino e non con tutti puoi accompagnarti. Alcuni hanno facce strane e parlano accenti diversi. Vedono la vita in maniera diversa vivono, soffrono e amano in maniera diversa. Siamo tutti soli ti dicono tenendosi per mano. E tu ti scopri sorridere nei loro occhi.  E riesci a guardarti, ma mai sotto le spalle. L'acqua è troppo torbida per scoprire cosa c'è sotto. E il freddo, il freddo di questa incessante solitudine affollata, di questa balneazione, tra la merda e la gente ti ha intorpidito il corpo. Ti ha intorpidito dalle piante dei piedi fino alle spalle. E così, oltre a non vedere come stanno le tue ginocchia, per dire, o le cosce, o il tuo pisello, non riesci nemmeno a sentirli, e non ti accorgi, che lentamente te li hanno divorati.
Cosi nella deriva di tutti i giorni qualcuno che ti passa affianco per qualche momento e ti sembra solido esiste.
Solo che, anche si arrivasse a riva, nessuno di noi avrebbe più i piedi per camminare sulla terraferma.
E allora, forse, vale la pena di nuotare soli.

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