DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

mercoledì 22 aprile 2009

Censurati

In questo tempo di censuratori e censurati è sempre bello trovare qualcosa che da speranza.
Piu censure vengono applicate piu significa che il regime ha paura. Guardate una delle Censure per paura passate in sordina.



TREMA REGIME TREMA..... non puoi censurare tutto

martedì 21 aprile 2009

Nuovi Orizzonti

Premetto. Non sono un critico musciale. Non mi piace criticare la musica. Piuttosto mi adopero per capirla quando questo mi è possibile. Questo è il caso. L'ho scoperto. Quasi per caso. La sua fama ovviamente precede quasi sempre l'ascolto dei suoi dischi. E' passato oramai qualche anno dalla mostra organizzata in suo onore che visitai senza nemmeno sapere chi Waits fosse. Poi qualche ascotlo distratto, youtube e tutto il resto. Ed infine la deliberata scelta di ascoltare un disco. Uno a caso. Come spesso faccio di un artista che ha una discografia sterminata come quella di Tom Waits. Parto con "Blue Valentine" anno 1978. Senza una ragione. Appena parte il disco riconosco i suoni. Familiare. Waits è il cantante che ti aspetti di trovare in un Night fumoso. Una voce micidiale. Grattata, bassa come il suono di un trombone. Ascoltandolo ti cambia l'atmosfera. Ti catapulta in un mondo dove Blues, Rock e Jazz sono fusi assieme, identificabili ma senza la possibilità di comprendere dove finisca uno per lasciare spazio all'altro.
Waits ti porta in america. Ma non in un america importante. Non nell'america degli eroi e delle rock star, ma in quella che distrattamente si lascia vivere da elementi che si mischiano nella società tirando a campare. Cosi tra un pianoforte (strumento Onnipresente e prevalente nei primi dischi di Waits) e una chitarra (degno inerimento nelle armonie jazz/blues dei primi dischi) tra un cambiamento e l'altro continuo a respirare quell'atmosfera a me quasi sconosciuta del jazz/blues che mi porta in un mondo a me cosi diverso e piacevole. Ecco dovessi definire Waits con un aggettivo direi diverso. Non solo per i temi o per la voce, in generale per l'atmosfera. Un pezzo indispensabile per chi apprezza la musica d'autore e le sonorità anglosassoni per aprire allargare i propri orizzonti. Perchè nonostante il jazz assomigli sempre al Jazz e il blues assomigli sempre al blues Waits riesce a fare di questi due un qualcosa di nuovo. Indispensabile.

lunedì 20 aprile 2009

E se ci accorgessimo di poter farne senza???

Stamattina appena acceso il pc mi capita di finire su Republica e di leggere questo articolo.

L'iniziativa di spegnere la tv per una settimana potrebbe rivelarsi una liberazione. Un nuovo 25 aprile. Eliminare dal costume comune per una intera settimana il malefico elettrodomestico è una cosa che mi intriga. Oramai c'è una aria, che manca l'aria, non si riesce piu a capire cosa è vero cosa no. Il sistema di indottrinamento televisivo sparge la propaganda di questo Regime Democratico in tutte le case e nelle teste di tutti, bambini compresi. Quello che oramai resta al di la dei Cinegiornali di Regime sono i "cicaleggianti personaggi dei talk show che squittiscono ad ogni ora un nuovo Vero".
Io credo ceh se volessimo provare a disfarci della malsana abitudine di stare in riga. Se ci liberassimo dai grandi frattelli, dalle puttane in prima serata nazionale, se ci facessimo noi un idea invece di appropriarci di quelle nemmeno troppo originali degli idioti che fanno la parte dei colti in tv. Se smettessimo di considerare una persona intelligente un servo del regime, potremmo anche notare un sensibile miglioramento della società anche nell'arco di una settimana.
La chiesa comunica con la Televisione, il regime comunica con la Televisione, l'intrattenimento televisivo serve a convincere la gente che il nostro è un paese dove si può ancora ridere e dove ci si puo ancora distrarre. In realtà se navigassimo su internet o ascoltassimo la radio capiremmo che c'è poco da rilassarsi e che un eventuale ripresa in mano della società parte dall'interesse delle persone alla propria vita e non a quella di altri.

Trattiamo la TV con lo stesso rispetto che si ha per la lavastoviglie.

mercoledì 15 aprile 2009

LESIONI

Vignetta Giudicata Lesiva e quinid censurata

IO VOGLIO LEDERE.... almeno questo lascitecelo fare!!!


mercoledì 8 aprile 2009

Una cosa sensata


Dato che ho rotto il silenzio sull'argomento vorrei promuovere un altra iniziativa.
In questi giorni mi sono chiesto se non sia il caso di devolvere per un anno l'ottopermille alle vittime del terremoto anzichè alla chiesa cattolica che sicuramente non andrà in malora. Poco probabile forse nel frattempo

SEGNALO A TUTTI UN INIZIATIVA INTELLIGENTE PER I TERREMOTATI ABRUZZESI.

Perchè nell'inutile battaglia tra chi vuole dividere un referendum e chi vuole dividere l'Italia c'è una sola spaccatura tollerabile. Tra le cose che sono intelligenti e quelle che invece sono da perfetti imbecilli.



Controvoglia

Non volevo postare su questo blog nulla in merito alla tragedia dell'Abruzzo, credo che il silezio sia la forma di rispetto piu alta. Ma mi imbatto in questo personaggio.



Sciacalli??
Questo sedicente giornalista, che vedrei meglio come maggiordomo in quel di Arcore, in quella fogna televisiva che è Porta a Porta, morbosa creazione di un deviato assoggettato al potere, si esibisce in un collegamente strappalacrime dal luogo del disastro con in mano un orsacchiotto di peluche probabilmente portato da casa per impressionare la gente portandola a pensare al bambino proprietario dell'orsacchiotto schiacciato dalle macerie. Prosegue poi con un bidet esercitato di lingua quando permette al Premier Berlusconi, oltre che di vantarsi ripetutamente per la gestione della crisi anche di mostrarsi come il presidente che da ordini ai ministri nel cuore della notte chiamandoli in diretta a Porta a Porta e chiedendogli invii di truppe per l'Abruzzo. Gli ho visto ripetutamente intervistare gente che continuava a piangere con uno zoom sulle lacrime delle persone sconvolte.
Sciacalli??
Vespa è dell'avviso che era giusto venissero fucilati in guerra.
Sa che le dico "giornalista"?
Sono d'accordo, fuciliamo Vespa per lo sciacallagio mediatico, Fuciliamo Berlusconi per lo sciacallaggio populista, a caccia di consenso anche in queste occasioni, fuciliamo anche il direttore del TG1 per aver dato in diretta nazionale dopo i servizi sul terremoto i dati share complimentandosi con se stesso come un pervertito si masturba davanti alla foto di cadaveri.

Che schifo tutti questi cannibali.

FUCILIAMOLI TUTTI.

venerdì 3 aprile 2009

Un attentissimo amico segnala....

Copio e incollo una segnalazione di un attento e attivo frequentatore dello space.


Ciao Simo!

ho letto l'articolo su DeAndré ed é molto bello.. poi sono andato più giù a rileggere alcuni passi della storia di Berlusconi e ho riletto questo...

"Acquista ad Arcore, grazie ai buoni uffici dell'amico Cesare Previti, la villa Casati Stampa con tutti i terreni ad Arcore, a prezzo di superfavore. Previti infatti è pro-tutore dell'unica erede dei Casati Stampa, la contessina dodicenne Annamaria, e contemporaneamente amico di Silvio e in affari con lui."

un bel villone di valore incalcolabile pagato 250 milioni alla poveretta...

in merito ai Casati Stampa il nome non mi suonava nuovo e infatti ho fatto una ricerca e ho trovato quello che ricordavo di Mario Moretti, capo delle Br più sanguinarie:

"Moretti studente di destra mantenuto dai marchesi Casati Stampa
II libro raccoglie varie testimonianze di ex studenti dell'istituto Montani di Fermo, univoche nel descrivere il giovane Moretti come attiguo alla destra neofascista e clericale. Mantenuto agli studi dai marchesi Casati Stampa, il futuro capo delle Br appena diplomato si trasferisce a Milano (settembre 1966), con residenza nel Palazzo Soncino dei Casati Stampa"

qui altri dettagli:
http://www.casomoro.it/La%20sfinge.htm

Sembrerebbe quindi esserci una connessione tra quella nobile e destrissima famiglia, Berlusconi e l'eversione finto rossa delle Br militarizzate..

é un fatto che dopo la strage di Moro e la strategia della tensione quasi tutto il movimento anche nelle sue parti democratiche (succede ancora oggi vedi i Poliziotti BlackBlock di genova 2001) é stato in buona parte associato ai terroristi e condannato dall opinione pubblica, questo fatto insieme alla nascente potenza di Silvio in campo televisivo ha contribuito al cambiamento culturale del paese e al nuovo vento di destra che ancora oggi soffia.

L' obiettivo era criminalizzare tutti i "rossi" e far cadere il compromesso storico che si stava concretizzando, secondo l'assunto che "non può esistere un comunista buono", un rifiuto categorico, un colpo di coda dell estrema destra fascista che si é nascosta dietro a DC, ma che nei momenti critici tornava sempre fuori... vedi i vari colpi di stato progettati in quegli anni

Come sappiamo bene che Silvio era (é..) un P2ista... ho giusto trovato qui due paroline interessanti: http://www.ecorav.it/arci/cronologia/anni70/scheda70t.htm

5 Marzo (1971)
Assemblea della loggia P2 sulla "...situazione economica e politica dell'Italia e... nostra posizione in caso di ascesa al potere dei clerico-comunisti...". Si parla apertamente di voler privilegiare l'instaurazione di un "...regime autoritario di destra e militare preferibile ad un governo comunista...".

Il modello era la Spagna di Franco e la Grecia dei Colonnelli e fa impressione rivedere in tv in questi mesi il "venerabile" Licio Gelli che dall alto dei suoi 95 anni dice "Silvio ha fatto tanto bene all Italia, é ancora giovane e può fare ancora molto..." Ottimo direi!

La realtà che viviamo oggi é un progetto pensato in quegli anni e concretizzato con chirurgica attenzione, una democrazia formale con dietro a tirare le redini i soliti noti.
L' obiettivo era affossare il dialogo, criminalizzarci, liquidare le importanti riforme degli anni 70 (prima tra tutte lo Statuto dei Lavoratori) conquistate grazie al biennio 68-69, annientare il PCI e le organizzioni dei lavoratori. E se non bastava era pronto un bel regime militare ( i compagni erano tutti schedati e l'arma dei carabinieri pronta da anni ).

Di questi obiettivi sono a riusciti a realizzarli quasi tutti, rimane solo lo Statuto grazie alla resistenza della Cgil (ancora per quanto ?), ma la vittoria é sopratutto prima culturale e poi politica.

Sta a noi ripartire appunto da una cultura critica o poi contretizzarla in una sponda politica che oggi non esiste, non bisogna lasciarsi fermare prima di tutto dal pensare qualcosa di diverso, la nostra impotenza e passività é solo ciò che vogliono.
Ancora oggi vediamo come un pensiero critico e una paio di buone idee con un buon onesto possono fare la differenza proprio li dove non ce lo saremmo mai aspettati (vedi Obama negli USA).

Non dobbiamo aspettare un messia, ma la cultura critica che ha permesso l elezione del nuovo presidente USA, quella si possiamo contribuire a crearla anche noi qui ed oggi.

ciao

Anche le regine nel loro piccolo s'incazzano



Signori e signore, direttamente dal cuore della brianza vi abbiamo portato quest'uomo, fuori da ogni schema, fuori da ogni logica, fuori dalla grazia di Dio, fuori e basta.
Dopo i saltimbanchi, le ballerine e i nani vi presentiamo lo show del Presidente del Consiglio, l'uomo che porta l'immagine dell'italia all'estero. La semplicità di un uomo normale?? No Berlusconi programma le sue figure all'estero come fossero un copione. Ci tiene a far parlare di se, e chi se ne frega se quella vecchia rincoglionita della Regina Elisabetta II si arrabbia per le sue uscite. Berlusconi si puo permettere qualsiasi cosa. D'altra parte un uomo che col suo curriculum vitae governa un paese e si proclama sempre innocente di fronte alla giustizia, non puo non avere la faccia come il culo.
IL POPOLO ITALIANO E' COME IL SUO PRESIDENTE. UNA FACCIA DA CULO SORRIDENTE.

AUGURI.....

giovedì 2 aprile 2009

Non succede solo in italia

Prendi 20 capi di stato, mettili in una capitale europea a discutere del destino del mondo.
Prendi poi il popolo. Prendi quelli piu scontenti, quelli che la crisi se la vivono perdendo il lavoro, perdendo soldi, soffrendo insomma. Mettili nella stessa capitale dove si riuniscono i "potenti". A parte la personalissima opinione che un G8, un G9 G20 o G1000 non è nient'altro che una serata di gala per ricchi signori che tra una chiacchiera e un buffet si fanno gentili complimenti sull'abbigliamento, resta il fatto che è fisiologico lo scontro con chi mal sopportando la crisi mal sopporta chi lo governa.
Perchè tirare sassi a un poliziotto?
Questo è il problema piu grosso. Le forze dell'ordine sottopagate sono costrette, per via della gerarchia, a difendere questa banda di affaristi imbroglioni che si riuniscono per aperitivi politici. Sarebbe fantastico vedere polizia e manifestanti uniti, gridare, e procedere a grandi passi verso i palazzi del potere. Tutti con la stessa rabbia, tutti con lo stesso sentimento, tutti con la stessa medesima voglia di vedere cadere i potenti. Qui invece si fa la guerra dei poveri. Poveri contro poveri, è cosi dall'alba dei tempi. I ricchi e potenti guardano. I poveri si ammazzano in piazza. Popolo, quando ci vogliamo svegliare??
Quando smetteremo di dire Sissignore, di ossequiare il cardinale, il politico, il cavaliere, il padrone?
Quando gli uomini decideranno di essere stanchi di farsi comandare? Di lavorare 12 ore al giorno dormire 8 e stare in coda 4?

mercoledì 1 aprile 2009

Dio Patria e Famiglia!!!

E' oramai famosissima la manifestazione del 5 Aprile a milano dei "giovani di Forza Nuova".
Per l'evento si sono preoccupati un po' tutti.

L'anpi si oppone. I centri sociali si oppongono, perfino "La Stampa" manifesta qualche preoccupazione.

Quei bravi ragazzi dalle teste rasate si difendono invocando l'articolo 21 della costituzione Italiana. Cito le loro testuali parole "Vogliamo ricordare a questi sedicenti “democratici” che l’articolo 21 della costituzione sancisce che :”Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”


Non ricordano però, forse perche troppo giovani, forse perchè distratti che la costituzione prevede la libertà di espressione per qualsiasi opinione salvo quelle di stampo Fascista, la cui ricostruzione di un partito è assolutamente vietata dalla costituzione.

Apriro una petizione per riaprire il reato di opinione.

Per gli imbeccilli chiaramente.