DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

venerdì 3 aprile 2009

Un attentissimo amico segnala....

Copio e incollo una segnalazione di un attento e attivo frequentatore dello space.


Ciao Simo!

ho letto l'articolo su DeAndré ed é molto bello.. poi sono andato più giù a rileggere alcuni passi della storia di Berlusconi e ho riletto questo...

"Acquista ad Arcore, grazie ai buoni uffici dell'amico Cesare Previti, la villa Casati Stampa con tutti i terreni ad Arcore, a prezzo di superfavore. Previti infatti è pro-tutore dell'unica erede dei Casati Stampa, la contessina dodicenne Annamaria, e contemporaneamente amico di Silvio e in affari con lui."

un bel villone di valore incalcolabile pagato 250 milioni alla poveretta...

in merito ai Casati Stampa il nome non mi suonava nuovo e infatti ho fatto una ricerca e ho trovato quello che ricordavo di Mario Moretti, capo delle Br più sanguinarie:

"Moretti studente di destra mantenuto dai marchesi Casati Stampa
II libro raccoglie varie testimonianze di ex studenti dell'istituto Montani di Fermo, univoche nel descrivere il giovane Moretti come attiguo alla destra neofascista e clericale. Mantenuto agli studi dai marchesi Casati Stampa, il futuro capo delle Br appena diplomato si trasferisce a Milano (settembre 1966), con residenza nel Palazzo Soncino dei Casati Stampa"

qui altri dettagli:
http://www.casomoro.it/La%20sfinge.htm

Sembrerebbe quindi esserci una connessione tra quella nobile e destrissima famiglia, Berlusconi e l'eversione finto rossa delle Br militarizzate..

é un fatto che dopo la strage di Moro e la strategia della tensione quasi tutto il movimento anche nelle sue parti democratiche (succede ancora oggi vedi i Poliziotti BlackBlock di genova 2001) é stato in buona parte associato ai terroristi e condannato dall opinione pubblica, questo fatto insieme alla nascente potenza di Silvio in campo televisivo ha contribuito al cambiamento culturale del paese e al nuovo vento di destra che ancora oggi soffia.

L' obiettivo era criminalizzare tutti i "rossi" e far cadere il compromesso storico che si stava concretizzando, secondo l'assunto che "non può esistere un comunista buono", un rifiuto categorico, un colpo di coda dell estrema destra fascista che si é nascosta dietro a DC, ma che nei momenti critici tornava sempre fuori... vedi i vari colpi di stato progettati in quegli anni

Come sappiamo bene che Silvio era (é..) un P2ista... ho giusto trovato qui due paroline interessanti: http://www.ecorav.it/arci/cronologia/anni70/scheda70t.htm

5 Marzo (1971)
Assemblea della loggia P2 sulla "...situazione economica e politica dell'Italia e... nostra posizione in caso di ascesa al potere dei clerico-comunisti...". Si parla apertamente di voler privilegiare l'instaurazione di un "...regime autoritario di destra e militare preferibile ad un governo comunista...".

Il modello era la Spagna di Franco e la Grecia dei Colonnelli e fa impressione rivedere in tv in questi mesi il "venerabile" Licio Gelli che dall alto dei suoi 95 anni dice "Silvio ha fatto tanto bene all Italia, é ancora giovane e può fare ancora molto..." Ottimo direi!

La realtà che viviamo oggi é un progetto pensato in quegli anni e concretizzato con chirurgica attenzione, una democrazia formale con dietro a tirare le redini i soliti noti.
L' obiettivo era affossare il dialogo, criminalizzarci, liquidare le importanti riforme degli anni 70 (prima tra tutte lo Statuto dei Lavoratori) conquistate grazie al biennio 68-69, annientare il PCI e le organizzioni dei lavoratori. E se non bastava era pronto un bel regime militare ( i compagni erano tutti schedati e l'arma dei carabinieri pronta da anni ).

Di questi obiettivi sono a riusciti a realizzarli quasi tutti, rimane solo lo Statuto grazie alla resistenza della Cgil (ancora per quanto ?), ma la vittoria é sopratutto prima culturale e poi politica.

Sta a noi ripartire appunto da una cultura critica o poi contretizzarla in una sponda politica che oggi non esiste, non bisogna lasciarsi fermare prima di tutto dal pensare qualcosa di diverso, la nostra impotenza e passività é solo ciò che vogliono.
Ancora oggi vediamo come un pensiero critico e una paio di buone idee con un buon onesto possono fare la differenza proprio li dove non ce lo saremmo mai aspettati (vedi Obama negli USA).

Non dobbiamo aspettare un messia, ma la cultura critica che ha permesso l elezione del nuovo presidente USA, quella si possiamo contribuire a crearla anche noi qui ed oggi.

ciao

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