DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

mercoledì 23 settembre 2009

FERMA TUTTOOO!!!

Fermi fermi fermi.

Io non riesco davvero a capire.
Muoiono dei militari. Lavoratori servitori dello stato. Lasciando perdere la seppur convincente "dietrologia" del "dovremmo farlo per ogni morto sul lavoro" me ne rammarico. Come mi rammarico per ogni morto sul lavoro. Ma la questione che mi salta in testa è un'altra. Il parà sopravvissuto all'attentato non vede l'ora di tornare la. Dove sono i vescovi. Dove sono i personaggi del family day. Non è una vita sprecata questa? Non è un peccato cercare di tornare in un posto dove si uccide e si viene ucciso. Non ho rispetto per i militari in quanto militari non ho rispetto per i morti in quanto morti. Perchè si loda e si titola al merito un uomo che vuole crepare per un bel gioco come la guerra e si da dell'infame ad un uomo che vuole morire perchè attacato ad un respiratore da 20 anni?
Welby è morto come un infedele che gettava via la sua vita. Questi ragazzi sani e con un sacco di potenzialità si gettano in pasto alla morte senza un apparente motivo. La guerra, per di piu la guerra che c'è in corso ora non è un motivo. Andranno all'inferno. Andremo tutti all'inferno.
La morte mi sorprende solo quando è causata ingiustamente. La morte mi spaventa quando la gente se la somministra per un ideale, per un orgoglio, per una missione. Non mi spaventa la morte quando uno se la da per disperazione. In quel caso è una cosa pulita. E' una cosa pacificatrice, oserei dire è quasi buona.
Non ho parole di fronte all'ipocrisia di chi vuole tenere in vita persone che non vivono piu da anni e poi piange e batte le mani a giovani pieni di testosterone che si divertono a sparare.

Quindi in definitiva il mio .....



In piena facoltà egregio presidente
le scrivo la presente che spero leggerà
la cartolina qui mi dice terra terra
di andare a far la guerra quest'altro Lunedì

Ma io non sono qui egregio presidente
per ammazzar la gente più o meno come me
io non ce l'ho con lei sia detto per inciso
ma sento che ho deciso e che diserterò

Ho avuto solo guai da quando sono nato
e i figli che ho allevato han pianto insieme a me
mia mamma e mio papà ormai son sotto terra
e a loro della guerra non gliene fregherà

Quand'ero in prigionia qualcuno mi ha rubato
mia moglie, il mio passato la mia migliore età
domani mi alzerò e chiuderò la porta
sulla stagione morta e mi incamminerò

Vivrò di carità sulle strade di Spagna,
di Francia e di Bretagna e a tutti griderò
di non partire più e di non obbedire
per andare a morire per non importa chi

Per cui se servirà del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro se vi divertirà
e dica pure ai suoi se vengono a cercarmi
che possono spararmi io armi non ne ho

lunedì 7 settembre 2009

E' una campagna eversiva

Come si diverte il Silvione nazionale a leggere giornali.
Lui legge le cose che la gente scrive di lui e poi esclama "E' una campagna EVERSIVA".

Per esempio un giornalista scrive che lui è un massone:
- "E' una campagna eversiva"
Un'altro giornalista scrive che lui è amico dei mafiosi
- "E' una campagna eversiva"
Un terzo scrive poi che ha rubato un sacco di soldi
- "E' una campagna eversiva"
Poi ne arriva uno che ha il coraggio di scrivere che lui è un corruttore di testimoni e giudici
- "E' una campagna eversiva"
Ma poi arriva l'ultimo che dice che lui fotte giovani minorenni in riti orgiastici a villa certosa
- "E' una campagna ev..." ... poi ci pensa ed esclama ammiccando "non sono un santo credo si sia capito".

E così l'eroe dei letti delle adolescenti, colui che istruisce le donne all'arte dell'amare, l'instancabile domatore di femmine in uno slancio di eroismo ammette il morale dovere di piegare le donne a colpi del suo regal bastone.

Per il resto sono tutte campagne EVERSIVE.

Ora io vivo in Italia e sono anche Eversivo. Nel senso che non mi piace quella faccia da culo di trombaminorenni e quindi per questo eversivo; e vi dirò, forse c'è stato un tempo dove credevo di essere in buona compagnia e di poter anche avere il lusso di non sentirmi pressochè solo. Poi, col passare delle legislature e coi cambi di direzione di, giornali, tv, partiti e tutto il resto credo di essere sempre piu solo. DOVE DIAVOLO SONO TUTTI QUESTI EVERSIVI.

SIlvio se hai due numeri di telefono girameli... almeno si organizzerà una briscola.....

mercoledì 2 settembre 2009

Mircomenna


Bentronati.

Voglio dire. Bentornato io!! Voi forse ci siete sempre stati.

Tornando dalle ferie ho ripreso in mano il lettore mp3 il quale aveva caricato dentro un bel disco di un cantautore bolognese chiamato Mircomenna.



Classe 1963 il cantautore esordisce con un album (NEBBIA DI IDEE 2002) con il quale vince il premio miglior opera prima al MEI di Faenza ricevendo anche il plauso di Paolo Conte "Finalmente un disco saporito ed elegante".

A mio parere nonostante il buon Mirco non sia un ragazzino rappresenta il miglior esempio della nuova generazione di cantautori.
A dire la verità la sua carriera solista sembra essersi fermata o comunque aver subito un rallentamento perchè dal 2005, anno dove Mirco fa uscire "Ecco", il suo secondo album, prende a far parte de "Il parto delle Nuvole Pesanti" celebre formazione Calabrese con la quale anche il grande Claudio Lolli collaborò.

Nel Player di questa pagina potete ascoltare proprio il primo disco di Mirco. E' un disco intriso di sonorità folk italiane. I testi sono straoridinari sia dal punto di vista della musicalità e lessico sia dal punto di vista dei contenuti con metafore ricercate e non semplicissime ma sicuramente non forzate. A dispetto del titolo "Nebbia di Idee" pare chi il bolognese le idee invece le abbia piuttosto chiare in quanto la sua musica nonostante non sia niente di eccesivamente sperimentale o particolare risulta comunque nuova. Non è un clone della vecchia generazione di cantautori alla quale però sembra comunque portare rispetto anche quando si avvicina loro in canzoni come "Rondini Smarrite". Personalmente preferisco il Mircomenna da atmosfera folk che si prodiga in racconti e ballate piu o meno movimentate come "Migranti" o "Girolimoni".
L'italia della canzone è ben riassunta da Mircomenna. Non sono tutti morti i cantautori. Speriamo che non facciano solo due dischi ciascuno però. Attendiamo novità da lui nel frattempo intratteniamoci con questi due dischi che sono comunque un bel pezzo della nuova musica d'autore.