DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

martedì 21 aprile 2009

Nuovi Orizzonti

Premetto. Non sono un critico musciale. Non mi piace criticare la musica. Piuttosto mi adopero per capirla quando questo mi è possibile. Questo è il caso. L'ho scoperto. Quasi per caso. La sua fama ovviamente precede quasi sempre l'ascolto dei suoi dischi. E' passato oramai qualche anno dalla mostra organizzata in suo onore che visitai senza nemmeno sapere chi Waits fosse. Poi qualche ascotlo distratto, youtube e tutto il resto. Ed infine la deliberata scelta di ascoltare un disco. Uno a caso. Come spesso faccio di un artista che ha una discografia sterminata come quella di Tom Waits. Parto con "Blue Valentine" anno 1978. Senza una ragione. Appena parte il disco riconosco i suoni. Familiare. Waits è il cantante che ti aspetti di trovare in un Night fumoso. Una voce micidiale. Grattata, bassa come il suono di un trombone. Ascoltandolo ti cambia l'atmosfera. Ti catapulta in un mondo dove Blues, Rock e Jazz sono fusi assieme, identificabili ma senza la possibilità di comprendere dove finisca uno per lasciare spazio all'altro.
Waits ti porta in america. Ma non in un america importante. Non nell'america degli eroi e delle rock star, ma in quella che distrattamente si lascia vivere da elementi che si mischiano nella società tirando a campare. Cosi tra un pianoforte (strumento Onnipresente e prevalente nei primi dischi di Waits) e una chitarra (degno inerimento nelle armonie jazz/blues dei primi dischi) tra un cambiamento e l'altro continuo a respirare quell'atmosfera a me quasi sconosciuta del jazz/blues che mi porta in un mondo a me cosi diverso e piacevole. Ecco dovessi definire Waits con un aggettivo direi diverso. Non solo per i temi o per la voce, in generale per l'atmosfera. Un pezzo indispensabile per chi apprezza la musica d'autore e le sonorità anglosassoni per aprire allargare i propri orizzonti. Perchè nonostante il jazz assomigli sempre al Jazz e il blues assomigli sempre al blues Waits riesce a fare di questi due un qualcosa di nuovo. Indispensabile.

1 commento:

  1. Ah! Il Tom è veramente un grande. E anche il Dema che ha fatto una recensione stra bella e professional.
    Ciapponi (Ciapponi!)

    RispondiElimina

COME AI FUNERALI FIRMA IL REGISTRO