DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

mercoledì 12 ottobre 2011

Chi siete signore??

Ti spaventa il mondo e la sua crudeltà ma resisti quotidianamente alla sfida di guardarlo in faccia e ridere. Ogni giorno ridere di quel mondo che è un insidia più che un posto dove vivere.
Ti spaventa la tua solitudine mentale. Nella quale non c'è tregua di silenzio, non c'è fischio d'assenza solo caos. Parole importanti e facezie mischiate in un pensiero solo, che contiene tutto e non ospita niente.
Credi. Credi ciecamente in cose che ti mettono paura. Credi ciecamente in cose che vedi solo tu. E non è Dio. Dio non esiste se non per quelle persone che cercano consolazione. Tu non necessiti consolazione. Tu sei un donchisciotte cosciente. Nelle cose della vita tutte. Picchi la testa. Sai quanto fa male ma la ripicchi. E poi ancora, e ancora. La gente ti sta attorno e non ti conosce non ti capisce. Generalmente non ti ascolta la gente. Ti sente ma non ti ascolta. Ma te ne infischi perché a te della gente non te n'è mai importato molto. O vuoi convincertene soltanto.
Non ti piaci. Non ti sei mai piaciuto. A volte, in qualche stagione, piaci alla gente molto di più di quanto tu ti sia mai piaciuto.
E' un fallimento umorale. Ti ritrovi in una stanza e scrivi. Scrivi perché c'è un demone che ti ci obbliga. Scrivi non perché qualcuno ti legga, tanto non ti legge nessuno. Non scrivi nemmeno perché credi che quello che scrivi rientri nell'arte. Nell'arte non ci entra niente. L'arte è impermeabile. L'arte non esiste è un allucinazione o alla peggio un bel modo per nascondere dell'altro. E poi vivi. A rilento. Vivi carponi sul pavimento come in una stanza piena di fumo e confusione. Quella che gli altri chiamano normalità a te confonde. Nella tua testa tutto gira più veloce. E parli. Parli parli molto parli troppo. Parli con gente che non puo non vuole o non gli interessa di capire. Parli di tutto e parli di niente. Sei perfino un po noioso. Allora il silenzio? Ma il silenzio non è nelle tue corde, di silenzio non sei capace. Handicappato di silenzio. E un giorno cammini. Ti siedi ad un tavolo mangi un panino e pensi e parli. Pensi e parli. Poi ti trascini nel posto dove vivi la tua casa. La tua casa è rifugio ma non mondo. Sai che il mondo non è li. Per quanto perfetta è la tua casa e a te è il mondo che interessa. Ma li nella tua casa vivi ancora e metti in pratica un sogno.

Poi un giorno passi davanti ad uno specchio. Nudo. Sei nudo. Non ti riconosci .. guardi avanti a te e c'è un uomo nudo .. lo guardi.. lui ti guarda. Vi guardate e allora chiedi a quell'uomo nudo.

Chi siete signore?

Un sorriso e una sola parola ... NESSUNO!

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