DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

mercoledì 27 gennaio 2010

MEMORIA .. latente e strisciate

27 Gennaio 1945 Le truppe Sovietiche liberano il campo di concentramento di Auschwitz Birkenau.
27 Gennaio 2010 Leggo sul Corriere della Sera il seguente articolo. Poche parole mi restano in mente sostanzialmente due. Iphone, Benito Mussolini.

Cosa centra l'Iphone con Benito Mussolini?
Nulla credo, a parte il fatto che se Mussolini fosse vivo in questo momento non ne avrebbe certamente uno, anzi, se fosse vivo e governante probabilmente avrebbe vietato la vendita in Italia del prodotto commerciale statunitense.
Ma ora li hanno messi assieme. Si possono scaricare per 4 soldi i discorsi da 4 soldi di un uomo da 4 soldi. In sostanza con 12 soldi si può fare del gran parlare di un tizio che la storia ha già processato mille volte di cui si continua ininterrottamente a parlare, nelle piazze, su quel bordello mediatico che è il web, nelle istituzioni, ovunque.
Leggo mal volentieri i giornali, ma questa notizia che preoccupa chi la scrive e molti che la leggono mi mette il sorriso.

L'Iphone è un prodotto commerciale di telefonia che si può acquistare con la "poco modica" cifra di 500 (cinquecento) euri. (e così mi tirerò addosso l'ira dei tecnofili tutti... non me ne fotte nulla). Ora, a parte chi per ragioni particolari ha voluto acquistare questo gioiello della tecnica, gran parte degli acquirenti sono quella schiera di modaioli che lo mettono in tasca perchè averlo in tasca fa accedere ad un mondo. Uno status symbol insomma. Quindi, chi ha 500 euro da buttare per uno status symbol fa parte decisamente di una borghesia annoiata e poco critica, quella in cui proprio il tizio di cui sopra trovò particolare consenso. Gli stessi che adesso si impegnano a sostenere il regnante sua maestà Silvio Berlusconi. Il cerchio si chiude. Ora datemi del qualunquista che sostiene che tutti gli acquirenti di Iphone siano fascisti. So che il fatto che il download dei discorsi del duce sia al secondo posto come di popolarità nel popolo degli Iphonari, davanti anche all'applicazione che simula la vista a raggi X in realtà la dice lunga. A chi si spaventa del fatto che il fascismo tira più della fica mi verrebbe da dire: Ora ti senti più preoccupato di ieri? Io no. Esattamente sempre cosciente del fatto che esiste latente e strisciante un sentimento di orgoglio patriottico che più o meno consapevolmente si traduce in fascismo. Sento persone che parlano di analisi storica del fascismo, di differenze tra fascismo e nazismo attribuendo ai secondi e solo ai secondi la piaga della Shoah. Ridicoli. In una parola ridicoli. Il nostro caro Benito Mussolini ha fornito ceppi per i camini del caro Adolfo con dovizia e solerzia. Per cui io, medio-borghese probabilmente, proprio quello al quale vengono rivolti questo tipo di pensieri revisionistici penso di non essere ancora sufficientemente annoiato per poter prendervi parte. La giornata della memoria, lo sterminio e i sopprusi del potere sono una cosa seria. Non va liquidata con una sbattuta di spalle. La borghesia annoiata è sempre pericolosa, dopo aver vietato il porno sulle TV in chiaro, il potere si è preoccupato di fornire ideologie xenofobe e patriottiche con le quali distrarsi. E' urgente ridare il porno alla borghesia cosi da tenerci impegnati e fuori dalle faccende sociali.
Concludo perchè non vorrei annoiare voi e perchè parlare di fascisti annoia me mortalmente.
Non considero plausibili opinioni di stampo fascista.
In questa giornata un po particolare dove tornano alla mente le montagne di corpi accatastati che per uno oscuro alle logiche del potere NON HANNO ALCUN SENSO credo vada la pena di ricordare. Ricordare senza gioire, quel ricordo amaro che mi causa un senso di vergogna. Non mi sento patriottico in senso stretto, mi disgusta quel patriottismo, non sono superiore a nessuno, la superiorità è un potere che non voglio ma, anche se non c'ero in quel tempo la specie, quella umana, è la stessa. Credo di avere il diritto di provare la vergogna d'appartenenza. Ma questo, forse, è un problema mio, o comunque di pochi che col passare del tempo sembrano diventare sempre meno.



Nessun commento:

Posta un commento

COME AI FUNERALI FIRMA IL REGISTRO