DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

giovedì 12 novembre 2009

Del Crocifisso #2

Segnalo cosi NUDA E CRUDA l'opinione, importante quanto la mia, di una persona a me cara. La mia mamma!!! . Cristiana, Cattolica e pensatrice.

Anch'io vorrei esprimere il mio modesto parere sull'argomento.
Penso che le persone dovrebbero sentirsi offese da ben altre cose piuttosto che da un simbolo (DIO per i cristiani -uomo ribelle per gli atei ) il quale anche se non da tutti condiviso nella fede non fa altro che ispirare quei sentimenti che TUTTI ,cristiani e atei,farebbero bene ad imparare.
UMILTA', COMPASSIONE, GENEROSITA',
ALTRUISMO, UGUALIANZA, AMORE cose che la nostra societa' sembra aver dimenticato.
E questo morticino appeso ad un pezzetto di legno (definizione che sminuisce di molto il gesto di quest'uomo) ce lo ricorda ogni volta che lo guardiamo e quindi ci fa sentire in colpa e a noi non piace sentirci in colpa, ma vogliamo sentirci sereni e liberi.
Questo e' l'unico fastidio che puo' dare.
Io personalmente non mi sentirei offesa se accanto al crocifisso fossero appesi altri simboli, religiosi o non, che ispirino tali sentimenti,
ma purtroppo il crocifisso e' l'unico cosi' crudo nel mostrarsi da risvegliare le coscienze.
Inoltre scindendo la fede dalla nostra cultura occidentale, come il crocifisso anche tutte le chiese, i santuari, le staue, i dipinti e tutto cio' che ricorda la fede cristiana e fa parte della nostra storia dovrebbe dare fastidio.
Detto tutto questo, penso che non hanno niente a che vedere con i cristiani le minacce fatte alla famiglia che ha aperto questo dibattito anche perche' la maggior parte della gente che ora parla a favore del crocifisso, fino a ieri neanche si sarebbe accorta, entrando i una scuola o in un tribunale, della presenza di un crocifisso appeso nell'angolo di una parete, ma e' solo l'ennesimo pretesto per litigare e invece di unirci ci divide sempre di piu'.
Il gesto immenso di quell'uomo sembra perdere sempre piu' di significato.
Io mi sento molto piu' offesa quando vedo certi manifesti appesi,quando vedo certi programmi televisivi, quando vedo certi atteggiamenti che non rispettano la sensibilita' delle persone.
Ma poi questo e' il mio parere, per quello che puo' valere perche' io sono cristiana, e quindi non sono libera.

1 commento:

  1. gentile signora demaspace :)

    condivido il discorso generale, ce ne fossero di cristiani/cattolici come lei e volevo anche sottolineare che con questa lettera dimostra di essere assolutamente libera.
    Il problema è che ci sono milioni di persone che sono tutt'altro che libere, che seguono i dettami della chiesa con i paraocchi, che dicono e soprattutto pensano ciò che sentono da altri.
    I sentimenti che ha insegnato e vuole insegnare quell'uomo morto in croce dovrebbero essere fondamenti della nostra civiltà, questo è indubbio.
    C'è una grande differenza, però, tra il crocifisso negli edifici pubblici e gli edifici religiosi, o le statue, o i dipinti che si possono trovare nel nostro paese, ed è dovuta al libero arbitrio.
    E' giusto che ci siano le chiese, i dipinti come che ci sia una moschea, insomma, è giusto che ognuno possa scegliere quale religione professare e dove farlo, considerato il fatto che può farlo, come molti, nel privato della propria abitazione.
    Lo scontro nasce dal fatto che qualcuno, forse una piccola minoranza, può provare un interferenza esterna nel modo con cui crescere i propri figli, citando l'esempio della scuola. Per non parlare del ragazzino, che magari salta l'ora di religione e viene schernito o isolato dal gruppo. Sa sicuramente meglio di me come sono i ragazzini.
    Detto ciò credo sia giusto tutelare anche le piccole minoranze, anzi, SOPRATTUTTO le piccole minoranze, in modo che nessuno si possa sentire isolato, ghettizzato o addirittura discriminato.
    Soprattutto perchè la sentenza che tanto clamore ha scatenato è tecnicamente GIUSTA, basata sulla nostra costituzione e quella europea.
    Bo, questo più o meno è il mio pensiero di getto.
    Mi faceva piacere l'idea di rispondere ad un pensiero libero e intellettualmente onesto come il suo.

    A presto.
    Roberto

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