DEMA
«L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione.» - Erich Fromm

martedì 10 novembre 2009

Del Crocifisso

Come non mettere bocca all'argomento.. succoso decisamente succoso... il crocifisso.

Il crocifisso è un icona Cristiana che rappresenta in tutta la sua crudeltà la miseria dell'uomo che crocifigge un dissenziente alle regole dello stato in favore di una morale.

Lungi da me moralizzare sulla questione. Non sono in completo accordo con l'uomo che suo malgrado è finito inchiodato al legno, insomma determinate cose non mi piacciono molto, ma considerandolo un filosofo, considerando il suo altissimo pensiero di uguaglianza sociale, di perseveranza nel seguire un ideale fino ad andare in contro alla morte non posso che volgergli tutto il mio rispetto... da uomo a uomo. Ora, succede che nei secoli un pensiero "libertario" di tolleranza sia diventato un dogma con il quale spaventare i popoli e assoggettarli ad un nuovo ed influente potere. Al di la delle tanto chiacchierate "crociate" che per un certo periodo storico qualunque fede ha compiuto (andava di moda sterminare gli infedeli) queste organizzazioni si sono arrogate il diritto di suggerire, che dico suggerire, consigliare, ma forse nemmeno.... INTIMARE direi ai propri accoliti regole precise sul come devono vivere loro e chi li circonda. Io personalmente non ho abbracciato nessuna fede (questo solo per chiarire la posizione di chi scrive) non sono di certo un Islamico arrabbiato con i Cattolici per qualche antico rancore, ma ho sempre rispettato il libero pensiero. Da secoli il pensiero dei religiosi non e' Libero ed essendo essi la maggioranza limita le mie libertà.
Ora, da qualche giorno imperversa la critica ad una sentenza "laicista" della corte europea che stabilisce che la presenza di crocifissi nelle aule di scuola è una violazione ai diritti di chi non crede o cerca di educare i suoi figli secondo un'altra religione. Personalmente mi pare esagerato. Come mi pare esagerato il contrario. Una fede profonda e PERSONALE non puo essere legata cosi strettamente alla presenza o meno di un idoletto di legno. Ad esempio a me i crocifissi non hanno mai dato fastidio, sono, perdonate la blasfemia di un ateo, un complemento d'arredo alla stregua di sedie e scrivanie. Se mio figlio dovesse frequentare una scuola con i crocifissi nelle aule verrebbe educato a non sentirsi infastidito da quell'uomo crocifisso. Gli verrebbe spiegato il pensiero di quell'uomo libero di un pensatore che ha cambiato le sorti del mondo e che ha regalato ai miserabili una speranza per uscire dalla loro condizione di miseria. E se il crocifisso non ci fosse? Se venisse legalmente tolto dalle aule? Bene, mio figlio conoscerebbe comunque la vita di quell'uomo di Nazaret, conoscerebbe comunque la forza del suo pensiero e della sua Libertà e la ragione per la quale è morto. Questo a mio modesto avviso non dovrebbe fare la differenza, o almeno non farla a tal punto da arrivare a MINACCIARE DI MORTE GLI AUTORI DELLA SENTENZA che non è per altro nemmeno troppo cristiano come comportamento.
Un consiglio poi ai cattolici tutti dal basso della mia ignoranza ed empietà. Non usate la spiritualità come mezzo. La spiritualità è il fine casomai. La religione forse è un mezzo, un mezzo per avere una spiritualità comune cosa che per altro limita le vostre libertà. Non serve ORDINARE UNO STOCK DI CROCIFISSI da regalare ad ogni famiglia del paese come atto dimostrativo di una forte fede cattolica. La fede, di qualunque genere, sbandierata ai quattro venti è una cosa poco seria, agli occhi degli atei come me avete lo stesso effetto che hanno i ragazzini c he portano sulla maglietta Che Guevara.Non si stampa il pensiero di un uomo su una maglietta o su un pezzo di legno. Il pensiero di un rivoluzionario lo si porta dentro e non lo chiamerei fede, lo personalizzerei per farlo mio, in modo da poterlo chiamare LIBERTA'

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